112, costo del servizio 40.000 euro al giorno

112, costo del servizio 40.000 euro al giorno

Avete mai composto il 112 al telefono? Diciamo che non è la massima aspirazione di ogni cittadino ma quasi tutti sanno che componendo il numero d’emergenza da tre cifre appena citato dall’altro capo del telefono in Italia rispondono i Carabinieri, i “nei secoli fedeli” fiore all’occhiello della nostra nazione meritano il massimo del rispetto ma a quanto pare dietro quel numero non dovrebbero starci loro.
Non si tratta di una questione di lana caprina o una lotta per aggiudicarsi i numeri di emergenza ma un problema che valica i confini nazionali per giungere sul tavolo della corte di giustizia europea.
L’Italia è infatti l’unico paese europeo che non informa i servizi di emergenza su dove si trovi chi chiama, per spiegarci meglio al 112 in tutta Europa risponde un pool “laico” che poi smista le chiamate a seconda delle esigenze e delle ermergenze ai corpi di polizia preposti per l’intervento.
L’arma dei carabinieri si è adoperata per rendere il più possibile conforme a questa esigenza il suo call center ma Bruxelles, che aveva chiesto già dal 2008 questo adeguamento, ribadendolo nel 2009, ora vuole che il nostro Paese venga multato per questa mancanza.
Ma quanto sarà questa multa?
L’Italia dovrebbe pagare 39.680 euro al giorno per tutto il tempo che è trascorso fra la prima e la seconda condanna della Corte, più 178.560 euro al giorno, a partire dalla seconda sentenza di condanna fino a quando non si metterà in regola.
Tutti gli stati della comunità europea infatti sono tenuti a garantire che quando una persona chiama il numero unico di emergenza europeo, il 112, soprattutto da un cellulare, le informazioni sulla sua ubicazione siano trasmesse ai servizi di emergenza.
I Carabinieri quindi dovranno sloggiare dal loro slot telefonico e lasciare libero il servizio a favore del numero unico. In poche parole che vi troviate in Spagna, in Germania o in Francia oltre che in Italia o in qualunque degli altri stati europei al 112 vi deve rispondere lo stesso tipo di call center, adibito allo stesso servizio d’emergenza appena descritto.
Il nostro Governo ha stanziato nel 2009 42 milioni di euro destinati a ad attuare la normativa europea ma siamo ancora alla fase del coordinamento dei ministeri interessati. Se si continua così lo stanziamento servirà solamente a pagare l’ammontare della multa per la quale si spera di spuntarla con una quota forfettaria.
La situazione si fa urgente e non si può nemmeno chiamare il 112.

Commento all'articolo