Moretti ci riprova
L’avevamo perso di vista Nanni Moretti, l’ultima fugace immagine è stata nella sua prova d’attore in Caos Calmo, dove slappava con voluttà una Isabella Ferrari riscopertasi attrice impegnata alla soglia dei quaranta. Un film debole, pretenzioso, che masticava e digeriva frettolosamente il libro di Veronesi: praticamente una scena di sesso con un film intorno.
Ma da dopo “il Caimano”, una elucubrazione personale dell’ossessione morettina per Berlusconi, ha fatto perdere le tracce. Nessuna dichiarazione politica, nessuna battuta fulminate, nemmeno un girotondo con l’amico “pancho” Pardi. Calma piatta, ma solo per poco.
Sarebbe dovuto tornare a metà luglio a battere il primo ciack per il suo prossimo film “habemus Papam”, dove avrebbe dovuto interpretare uno psicanalista che prende in cura un Papa depresso.
Le priorità sono altre evidentemente, e la voglia di essere iconoclasta viene ancora una volta sovrastato da quella che pare una ossessione non solo di Moretti, il quale è intenzionato a girare un documentario E’ successo in Italia per: “raccontare le oscenità politiche e giornalistiche a cui ci siamo abituati, o di cui non ci siamo accorti. che questo schifo, di cui fa parte anche il conformismo e il servilismo di tanti giornalisti, è successo davvero. Da 15 anni 60 milioni di italiani sono ostaggio degli interessi di una sola persona”
Sono in molti a temere che in ostaggio ci sia anche la sua vena artistica.
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