Vittimismo
La miglior arma non è nè l’attacco nè la difesa, ma il vittimismo. A cosa mi riferisco? Ovviamente al caso Boffo-Feltri, che purtroppo continua ad ammorbarci da una settimana a questa parte. In effetti mi sta venendo a noia perché di sostanza ce n’è davvero poca. Abbiamo la clamorosa accusa e la piccata difesa, seguite da repliche e controrepliche ma di fatti nemmeno l’ombra. Vogliamo vedere questo benedetto fascicolo giudiziario perché ora che ci avete ingustato con questo romanzetto di killeraggio giornalistico-lettere anonime-omosessuali-molestatori-drogati morti, e dopo tanto fumo negli occhi vorremmo vederci chiaro anche noi miseri mortali. Ed una sbirciatina in quel benedetto dossier chiarirebbe ogni dubbio. Nell’attesa, va di scena il vittimismo. Boffo si dimette a scadenze regolari, e tenta e ritenta ovvio che ci sia finalmente riuscito. Eppure che ragione ha di dimettersi se è tutta una montatura? Vittima numero uno. Adesso abbiamo Feltri che si lamenta degli insulti al Giornale ed alla propria persona continuando a sostenere la propria tesi e senza fare neanche mezzo passo indietro. Vittima numero due. In tutto questo piagnisteo non ci resta che gustarci l’ovvia baruffa politica ed aspettare il prossimo numero di Panorama che tenta di ricostruire la vicenda con nuove testimonianze risalenti al periodo in questione. Peccato mi sia scaduto l’abbonamento. Ma piangendo un po’ magari un altro numero me lo mandano.
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