Pericolo bulgaro

Pericolo bulgaro

La Bulgaria viene spesso usata come spauracchio o come esempio di totalitarismo mascherato da democrazia, da qui il modo di dire “maggioranza bulgara”, come se fosse l’unico paese dell’est europeo ad avere elezioni di facciata.

Ma la Bulgaria, intesa come squadra di calcio, ha una discreta tradizione calcistica e una fama di ammazza grandi che, in attesa della sfida con l’italia, rende la partita meno scontata e banale e ripone nel cassetto i borbottii di Lippi.

La stampa bulgara ha ricordato ciò che successe nel ‘93 al parco dei principi quando con un beffardo gol al ’90 La Bulgaria eliminò a sorpresa la Francia, una francia costruita sull’ossatura del Marsiglia campione d’europa, con Deschamp e Dugarry (in nazionale utilizzato come difensore centrale) con David Ginola a folleggiare in mezzo al campo, con Papin e Cantona a creare grattacapi in avanti.

Il gol di Kostadinov, una sassata sotto la traversa, chiuse le porte alla Francia ai mondiali americani creando una psicosi nazionale e provocando la fine carriera di Platini come allenatore.

non riesco ad essere decisivo da allenatore come lo ero in campo” questa la laconica dichiarazione di Michel che chiuse la porta alla carriera di allenatore per aprirne un’altra non meno ambiziosa e ricca di insidie.

Ecco perché sarebbe bene non prendere sottogamba i bulgari, perché potrebbero metterci sotto come i galletti d’oltrampe o come la democrazia ai tempi del blocco sovietico.

2 comments

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symbel

Li stiamo asfaltando

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Rudy Basilico Turturro

Bulgari fiacchi. Berbatov indolente.

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