Violenza domestica
Ciao Amanda.
Prima di tutto voglio farti i complimenti per la tua rubrica, che leggo sempre, tutte le settimane.
Mi chiamo Fedora ed ho 27 anni. Sono mamma di uno splendido bambino di 15 mesi , che si chiama Simone.
Vengo subito al nocciolo della questione. Da un po’ di tempo mio figlio è solito picchiarmi mentre lo cambio o gli faccio il bagnetto.
Ha iniziato prima con dei piccoli schiaffetti, poi con dei pugni ben assestati, morsi da far uscire il sangue, e adesso anche delle testate.
Io ho provato a dargli delle pacche nel sederino (ma solo quando ha il panno), ma ormai sono tutta un livido.
Alcune amiche pensano addirittura che sia mio marito a picchiarmi, e non credono alla storia che gli racconto.
Amanda ti prego dimmi cosa devo fare. Grazie baci tua Fedora.
Cara Fedora, grazie per i complimenti, noto con piacere che anche le giovani mamme seguono la mia rubrica, pensavo fosse solo seguita dalle vecchie zitellone che non riescono ad acchiappare un fesso o dagli sfigati con poche idee e confuse sul sesso.
Veniamo alla tua richiesta d’aiuto. Il problema non è da sottovalutare, i bambini vanno educati da piccoli al rispetto nei confronti dei genitori e soprattutto della mamma che per tanti mesi li ha tenuti nel suo grembo sopportando nausee, vomiti, astinenza sessuale, aumento di peso e gonfiore dei piedi, reflussi gastrici, emorroidi post parto, depressione post parto e, dimenticavo, il parto stesso. E poi pannolini pieni di escrementi solidi e spesso liquidi, pianti notturni, sbalzi d’umore, baby sitter, rette per l’asilo nido e spese per i vestitini che dopo due settimane già non stanno più.
Insomma dopo tutto questo il bambino o la bambina devono capire che la mamma va aiutata senza rompere troppo le palle.
Se il problema è il bagnetto una soluzione potrebbe essere mettere una musica di sottofondo, rilassante in modo che il pargolo entri in una specie di trance e si rilassi. Suggerisco l’ultimo album di Cristiano Malgioglio che ha due tre lenti che farebbero al caso tuo o qualcosa di jazz con strombazzate da un’ora di Paolo Fresu.
Un’altra soluzione può essere mettere ad infuso nell’acqua del bagnetto un mix di erbe rilassanti che si trovano comodamente in tutti i parchi cittadini vicino a tizi che suonano i bonghetti.
Un’ultima soluzione è quella di rispondere colpo su colpo quindi a colpo di testa rispondere con colpo di testa e così via possibilmente senza affondare troppo i colpi.
Scegli tu ma non farti fregare da quelli che ti dicono che i bambini non si picchiano perché si picchiano eccome, altrimenti crescono viziati. Ogni tanto uno sculaccione per il bambino ci vuole non puoi tenerli solo per te quando fai le cose zozze con tuo marito.
Le tue amiche pensano giustamente che sia tuo marito a picchiarti perché suppongo che con questi problemi con il tuo figliolo tu sfoghi le tue frustrazioni su di lui che avrebbe tutte le ragioni di gonfiarti come un polmone da autoclave.
Concludo dicendoti che prima di fare un figlio bisogna pensarci bene perché il bambino non è un giocattolo o un cucciolo di york shire ma un essere vivente e come tutti gli esseri viventi anche lui ha i suoi momenti di stronzaggine.
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