Morti abusivi

Morti abusivi

Quale è la quota minima di morti in contemporanea per sollevare la commozione e la solidarietà della nazione? Quale soglia bisogna superare per indire il lutto nazionale? Quante bare vanno messe in fila perché il mondo si commuova? Quanti servizi al TG con gente in lacrime per fare un minuto di silenzio negli stadi?
In Abruzzo, a causa dell’ormai celebre terremoto sono morte 289 persone e molti paesi sono stati letteralmente distrutti, in provincia di Messina, dal fango e dalle macerie dell’alluvione, sono stati estratti finora 28 corpi senza vita.
Nessuno è così sciocco da fare un confronto meramente numerico dei due disastri ci sarebbe invece da riflettere sulla differenza oggettiva che ha suscitato il dramma di Messina su ciascuno degli Italiani rispetto a quello dell’Abruzzo.
E’ inutile che ce lo nascondiamo ma è aleggiata su tutta la vicenda la frase sussurata più alle coscienze che alle orecchie: “un po’ se lo sono meritato”.
Su questa considerazione, un po’ meschina, ma che fa parte della natura umana, pesa il dato altrettanto oggettivo del numero di abusi edilizi della zona colpita, il fatto che ci fossero degli agglomerati di abitazioni praticamente costruiti sul letto di un fiume e che gli amministratori locali fossero conniventi.
Certo, oggi ci saranno i funerali di stato come quelli per le vittime dell’Aquila e il Governo ha già detto che arriveranno anche le casette con il frigo pieno, chiavi in mano e le dirette e la puntata di Porta a Porta e l’inviato, forse ci scapperà pure la puntatona di Annozero che appurerà le responsabilità degli amministratori del PDL, ma… ma.
Ma non è la stessa cosa e lo si percepisce, eppure anche a Messina hanno perso la casa, sono state letteralmente cancellate delle famiglie e anche quei corpi finiranno tumulati nè più nè meno che quelli abbruzzesi.
Forse è pure giusto che ci siano differenze, perché i drammi non sono tutti uguali, i disastri del sud poi sono sempre “annunciati” e quindi prima o poi uno se li deve aspettare.
Un po’ come quando arriva la notizia che la nonnina quasi centenaria muore, c’era da aspettarselo, ma non è che non dispiaccia.

3 comments

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Holly!

Semplicemente ci vorrebbe una legge che proibisse il condono come strumento legittimo dello stato per fare cassa. Semplicemente bisognerebbe abbattere (si abbattere con tutti icasini del caso) le case abusive e arrestare chi ha permesso di costruirle.
Più che pensare che quella povera gente si sia meritata una fine del genere, bisognerebbe pensare, e non lo si fa quasi mai, a far scramentare politicamente e poi giuridicamente non solo gli amministratori locali responsabili di questa merda (e ce ne sarebbe da divertirsi), ma anche chi nel corso della storia ha promosso ed ha attuato i vari condoni edilizi, vero e proprio dramma dello stato italiano, del quale le generazioni future pagheranno ancora più le conseguenze.
Ma si sa, i veri responsabili non pagano mai, questa è la verità e anzi la beffa è che sono premiati dal voto, li premiamo noi!! Berlusconi, lo sappiamo tutti usa ciclcicamente i condoni con tanti saluti alla tutela dell’etica della cittadinanza.
Raffaele Farigu è sicuramente il maggiore e diretto responsabile dei disastri di Capoterra. Ebbene nonostante cio è stato eletto consigliere regionale e oggi siede tranquillamente tra i banchi della maggioranza libero di decidere sul nostro futuro (wow!). Se le cose non le capiamo neanche noi elettori allora poi alla fin fine c’è davvero poco da fare. Fare le cosette abusive, per conto proprio è comodo, veloce, economico, fare le cose rispettando le regole è lento palloso e costoso. Alla gente va bene così, piace il rischio. E allora si rischi, allora si continui pure a contare i morti e i vari danni, poi a lamentarsi e poi a rivotare. E saremmo di nuovo al punto d’inizio, ma con molti lutti in più e con i nostri figli che si ritroveranno un mondo peggiore.

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symbel

Forse anche i cittadini invece che fare le manifestazioni in piazza per motivi puramente ideologici e politici (al 99% inventati o dettati dalla sede di Roma) dovrebbero cominciare a protestare ad esempio contro l’abusivismo nelle loro città.
Ho il sospetto però che il condono, come hai scritto tu, faccia piacere un po’ a tutti.

P.S.: Ci hai impiegato 10 righe a fare il nome di Berlusconi però, stai perdendo colpi 🙂

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Holly!

davvero non capisco cosa c’entrino le manifestazioni. le stai tirando in ballo molto forzatamente. manifestazioni ambientaliste contro l’abusivismo o per la tutela del territorio ci sono sempre state, forse sei tu che non te ne accorgi, ma purtroppo o per fortuna non è con le manifestazioni che si cambia il corso politico,
il voto è quello che conta e i cittadini lo usano a cazzo, premiando l’abusivismo c’è poco da dire.

p.s.
il mio metterci 10 righe per nominare Berlusconi in realtà è stato solo per omaggio, visto che il suo condono edilizio è stato promosso nel 2003, esattamente 10 anni dopo la sua discesa in campo.

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