Basta mangiare, tutti a lavorare!
C’è chi lavora per mangiare, chi mangia lavorando. Il Ministro Rotondi preferisce la seconda, e dall’alto del suo Ministero per l’attuazione del programma si scaglia contro la pausa pranzo a suo dire “non produttiva”. Evidentemente questo passaggio del programma elettorale mi era sfuggito se ha destato le attenzioni dell’On. Rotondi. Forse era scritto in piccolino nell’ultima pagina vicino al TAN e TAEG 12% oppure all’Aut.Min.Rich.?
L’Italia vuol sempre fare un passo in avanti verso il vuoto che impera sovrano nelle menti dei nostri politici, e così mentre gli industriosi giapponesi preparano addirittura una “stanza del sonno” per i loro dipendenti consci del valore del riposo, della scarsa capacità di concentrazione dell’uomo per periodi prolungati, e dell’importanza della produttività piuttosto che della quantità, da queste parti si fanno avanti audaci teorie come quella di saltare il pranzo, o mangiare lavorando perchè le ore centrali della giornata sono quelle in cui “si ingrana”.
Ovviamente i nutrizionisti sono caduti dalle poltrone dei loro lussuosi studi, ma quel che più mi colpisce è la capacità della politica di tergiversare sui temi più disparati pur di non affrontare le questioni rilevanti del Paese. Giusto l’altro giorno i nostri parlamentari utilizzavano le già scarse ore che passano sugli scranni di Montecitorio per discutere delle orecchie mozzate dei cani, mentre non mancano mai le mozioni per l’ultimo scandalo arbitrale della domenica pallonara. Speriamo questa boutade non venga alle orecchie del mastino Brunetta, sennò i dipendenti pubblici vedranno recapitarsi in ufficio una cannuccia per nutrirsi frugalmente come dei malati di SLA.
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