Ryanair chiude le rotte italiane

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Ryanair chiude le rotte italiane

Il braccio di ferro tra la compagnia numero uno per passeggeri trasportati in Italia, Ryanair e l’ENAC, Ente Nazionale Aviazione Civile, sta assumendo toni sempre piu duri, e questa guerra finisce a discapito dei passeggeri.

Infatti con un ordinanza di pochi giorni fa, Enac intima al personale degli scali italiani, l’accettazione di documenti non riconosciuti quali badge aziendali o licenze di pesca, per l’accesso alle areomobili Ryanair, creando cosi problemi di sicurezza (visto che non fanno salire sull’aereo per una boccetta di profumo, ma possono far salire un possibile terrorista con un documento facilmente falsificabile), pena l’arresto del personale aeroportuale.

Ma il contratto di volo Ryanair , che si rifà alle norme europee in materia, prevede esplicitamente di accettare esclusivamente come documenti necessari all’imbarco carta di identità, passaporto, o un certificato di identità vidimato dal questore per i minorenni che non possono avere carta di identita.

Per tutta risposta, la compagnia irlandese,  fa la voce grossa con ENAC , decidendo di sospendere tutti i voli interni all’italia, dove questa ordinanza ha effetto. Questo significa che sono stati CANCELLATI tutti i voli di tratte interne al nostro territorio nazionale, previsti dopo il 23 Gennaio 2010,un mese dopo l’emanazione dell’ordinanza.

Tutti coloro che avevano acquistato un biglietto per partire oltre questa data hanno ricevuto una comunicazione per sms ed e-mail dove si comunica la cancellazione del volo e il rimborso del biglietto nella carta di credito usata per la prenotazione.

Questo braccio di ferro porterà purtoppo disservizi agli italiani, che non potranno piu volare in italia, anche con pochi centesimi, e in molti casi verranno a mancare le stesse rotte (anche perche che compagnia sarebbe in grado di aprire ad esempio un Cagliari-Trieste o un Cagliari-Bari?), costringendo i passeggeri a servirsi di voli con scalo, treni e spendere cifre ben piu importanti di quelle richieste dalle low-cost.

Ma questo braccio di ferro non è nuovo, gia in precedenza dei rapporti farlocchi di ENAC sul rumore hanno limitato l’operatività dell’aeroporto di Roma Ciampino, aeroporto utilizzato quasi esclusivamente dalle compagnie low cost, per favorire compagnie ben piu costose come Alitalia, e proprio quest’ultima mossa sembra proprio un regalo all’ex compagnia di bandiera.

Ad ogni modo dopo la cancellazione , ENAC continua nelle sue mosse, lamentandosi con l’omologo ente irlandese per la situazione , mentre Ryanair chiede ai suoi passeggeri di inoltrare una mail di protesta al direttore dell’ Enac, segreteria.dg@enac.gov.it . Nel frattempo i voli nazionali operate dalle 10 basi italiane di Ryanair (Roma Ciampino, Milano-Bergamo Orio al Serio, Alghero, Bari, Bologna, Brindisi, Bergamo, Cagliari, Pescara, Pisa e Trapani) sono stati tolti dalla vendita, con evidenti disagi per i passeggeri.

Speriamo che il problema rientri, anche se sarà difficile, anche perchè tutto questo si ripercuoterà oltre che sugli utenti, anche sul personale degli aeroporti, che dimezzando il numero di passeggeri, saranno costretti a ridurre il personale, visto che gran parte delle rotte low-cost , per ovvi motivi di costi e di disponibilita di aeromobili, non potranno essere rimpiazzate da compagnie tradizionali quali Alitalia.

Ad ogni modo è stata richiesta dal deputato Pdl Benedetto Della Vedova, un interrogazione parlamentare per verificare se il comportamento dell’ENAC , sia una mossa anti concorrenziale e/o ostruzionistica nei confronti delle compagnie low cost.

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