Il polverone Polverini

Il polverone Polverini

Nelle ultime ore è montata la polemica per l’esclusione, dalla competizione elettorale relativa alle Regionali del Lazio, della coalizione capitanata dal Pdl che propone la candidatura di Renata Polverini.
La sindacalista “rosso-finiana” si è ritrovata al tappeto, lasciando via libera alla Bonino, a causa di un vizio di forma causato dal clamoroso ritardo con il quale Alfredo Milioni, presidente Pdl del XIX municipio della capitale, ha presentato la lista e il simbolo nelle sedi competenti.
Sembra che lo sventurato politico capitolino sia arrivato in ritardo all’ufficio delegato a causa di una pausa-pranzo fin troppo lunga o addirittura per l’ostruzionismo-fisico di qualche radicale su di giri.
Rimane il fatto che in questo momento la favorita numero uno alla presidenza della Regione si trova fuori gioco, ex Forza Italia ed ex An si rimbalzano la colpa, Berlusconi è infuriato e Fini pensa a un boicottaggio dovuto a poca simpatia nei confronti della sua preferita.
Per recuperare la situazione, la Polverini e il sindaco di Roma Alemanno si sono appellati a Napolitano affinché non si arrivi all’esclusione del primo partito italiano dalla competizione elettorale: il gesto è stato altamente stigmatizzato da varie forze politiche poiché in questi casi ci si rivolge al Tar e non di certo al Presidente della Repubblica.
Quali sono le considerazioni che saltano fuori da questa vicenda?
La prima è che spesso si affidano incarichi importanti e delicati a gente che palesemente non è all’altezza nemmeno di fare la fila davanti a uno sportello, con conseguenze catastrofiche a livello politico.
La seconda, e assai più importante, è che se le regole ci sono vanno rispettate, di qualunque partito si tratti.
Se fosse confermato che la lista è stata presentata fuori tempo massimo a causa dell’inefficienza del responsabile, rimetterla in gioco sarebbe una gravissima violazione delle regole, creerebbe un precedente e ci obbligherebbe a domandarci se un partitino da poche migliaia di voti sarebbe stato, invece, ripescato.
Ma soprattutto: a cosa servono le leggi, i regolamenti ecc se poi basta buttarla in caciara e in appelli pubblici per essere perdonati e riottenere l’ammissione alla competizione?
Staremo a vedere se la giustizia è davvero uguale per tutti o vale solo per i pesci piccoli.

Serpico(collaboratore)

6 comments

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symbel

Faccio notare che comunque la Polverini può raccogliere i suoi voti, attraverso degli escamotage, da altre liste amiche a patto che gli elettori siano indottrinati a dovere su come e dove mettere la croce. Il problema poi è limitato (si fa per dire) alla provincia di Roma e non a tutto il Lazio non chiudendo del tutto quindi la partita a favore della radicale Bonino.
Detto questo io non sono avvezzo a cedere alle fantasiose ipotesi di complottismo ma in questo caso l’errore mi sembra impossibile che si sia verificato per caso. Un partito come il PDL non sarebbe in grado di presentarsi all’ufficio preposto per il deposito delle liste all’apertura? Mi sembra impossibile.
Sembra anche impossibile che il signor Milioni che ha fatto questo servizio almeno una quindicina di volte prima di questa in occasione di elezioni politiche e amministrative improvvisamente sia diventato un brocco sprovveduto.
In ogni caso non saprei quale delle ipotesi considerare la migliore.

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Damiano

L’intervista rilasciata da Milioni a Fabrizio Roncone sul Corriere della Sera di oggi è IMBARAZZANTE

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giodex

[spesso si affidano incarichi importanti e delicati a gente che palesemente non è all’altezza ]

esattamente quello che fa Berlusconi all’inizio di ogni suo governo …

[è che se le regole ci sono vanno rispettate,]

esattamente quello che NON fa mai Berlusconi durante il suo governo

[Ma soprattutto: a cosa servono le leggi, i regolamenti ecc se poi basta buttarla in caciara e in appelli pubblici per essere perdonati e riottenere l’ammissione alla competizione?]

esattamente quello che FA continuamente Berlusconi durante il suo governo

Bè direi che in questa Italia e con questi politici, sarà molto probabile che riammettano la lista …..

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Martin Sileno

ai bei tempi gli attivisti dei partiti facevano la coda presso gli uffici preposti alla ricezione dei documenti elettorali sin dalle prime ore del mattino, ma nei partiti-azienda evidentemente non funziona più così.
Non capisco perché abbiano voluto tirare per la giacchetta Napolitano per coprire la loro faciloneria, e trovo anche che le accuse di ostruzionismo ai radicali non stiano in piedi. Bastava chiamare i carabinieri per risolvere eventuali intemperanze o ostruzionismi.
La verità è che hanno perso la faccia

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symbel

Io continuo a pensare che queste cose accadono quando c’è un deficit non solo di attenzione ma anche di entusiasmo per la causa.
Insomma quando accadono questi problemi di disattenzione è perché chi deve svolgere il compito evidentemente non ci tiene poi così tanto. Un po’ come i ritardi agli appuntamenti con le persone.
E che l'”operazione Polverini” entusiasmasse poco l’ala forzista del PDL non è certo un mistero.

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zioTex

in sostanza voi dite che paga l’inefficenza dei suoi preposti e la cosa mi sembra alquanto strana visto che parliamo di una battagliera sindacalista, gente abituata a porte, portoni e picchetti, e siccome c’è il paio in lombardia un classico “pensar male a volte ci si azzecca” è d’uopo
detto questo lo spulciamento delle firme in lombardia mi sembra un “accanimento terapeutico” molto strano
aldilà delle regole ci deve essere sempre il buonsenso e siccome qui si parla del più grande partito del
paese fatevi due conti in testa e vedrete che non tornano e che non basta un semplice “rispettar le regole”
in nome delle quali si vuol privare milioni di cittadini di esprimere il proprio voto .. non ci siamo .. manco se
fossimo in bulgaria …
per solidarietà, qualora non passassero le liste, non voterò nemmeno io nelle marche .. tanto qua non cambia
nulla .. eheheheh ;-))

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