Pippo Franco
Pippo Franco è morto nel 1980. Ad ucciderlo, un ignoto agricoltore al quale Pippo stava rubando delle mandorle dal proprio terreno. Questa tragedia agreste non è stata mai rivelata a causa di una ardita trama improntata dalla Rai in pochissimo tempo, anticipando di poco la rivelazione della sua morte da parte di un quotidiano, con tanto di servizio fotografico. Dopo un rapido concorso per sosia, il posto del vero Pippo Franco fu preso da Salatino Fulvio Franco, solo omonimo di Pippo. Salatino lascia una prospera carriera da contrabbandiere di sigarette per diventare un divo dello star system all’Italiana.
Vera o meno che sia questa leggenda metropolitana, nel nostro piccolo anche noi italiani abbiamo il nostro personale Paul McCartney, anche lui un sosia del vero Beatle.
Pippo Franco è lo pseudonimo di Franco Pippo, nato a Roma nel 1940. Prima di morire prematuramente a 40 anni, Franco (o Pippo, nome e cognome sono intercambiabili) è stato un cantante e un attore particolarmente prolifico. Col suo primo gruppo musicale I Pinguini conquista una discreta fama a cavallo degli anni ’60, accompagnando anche una giovanissima Mina (Pippo Franco è il secondo da sinistra). Pippo inoltre è attivissimo come attore nelle commedie all’italiana, sempre circondato da bellissime donne, da Edvige Fenech a Karin Shubert, passando per Janet Agren. Tra i tanti capolavori, non si possono non citare le sue partecipazioni in capolavori come Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda e Giovannona Coscialunga disonorata con onore, entrambi diretti dal recidivo Mariano Laurenti.
Artista poliedrico, Pippo incide una decina di album, recita in decine di film, fa presenza fissa in televisione. Un naso imponente incastonato in due occhi decadenti, un sorriso sornione, una faccia perfetta da caratterista capace di impersonare perfettamente le figure comiche che viene chiamato a coprire.
Nel 1980, come detto, la tragedia. In assenza di riscontri o prove del DNA, Moschebianche ha deciso di dar voce alla tesi complottistica. Salatino Franco, novello Pippo, dimostra un discreto talento. Incide forse i pezzi più conosciuti della carriera, da Mi scappa la pipì papà! a Chi chi chi co co co ,che hanno fatto la gioia di generazioni di bambini italiani. Negli anni ’90 Pippo Franco diventa una delle star del Bagaglino, una presenza fissa e leggermente infestante della TV italiana per oltre un decennio. Comicità, si dice, “di destra”, non politicamente impegnata e dalla facile risata, magari con qualche ragazza scosciata a stuzzicare gli occhi. Franco è un anfitrione coi fiocchi, un partner ideale per i vari Gullotta e Lionello che vanno a ruota libera. Tra le altre trasmissioni presentate in carriera, non si può non citare La sai L’ultima? .
Pippo, come tanti comici, tenta anche la carta della politica. Candidato nel 2006 con la DC di Rotondi, non viene eletto al Senato.
Nel 2008 tenta il rientro nel mondo della canzone, ma il suo pezzo viene bocciato dalla commissione giudicante per l’ammissione al festival di Sanremo. Franco scrive anche un libro,un saggio intitolato Pensieri per vivere. Pippo lo descrive così: “Un libro serissimo che parla di evoluzione interiore e che suggerisce un itinerario per uscire in un certo senso da una sorta di depressione. È mutuato da diverse culture che io ho messo insieme ed è un libro che io amo molto.”
Diciamo che il Franco di Giovannona Coscialunga ha dato maggiori soddisfazioni dell’ultimo Franco Salatino, contrabbandiere a fine carriera che tenta la carta della politica, del rientro a Sanremo e della letteratura, piuttosto che crogiuolarsi in una pensione dorata, in compagnia di dolci ricordi. Vogliamo immaginare il vero Pippo Franco, in compagnia di Elvis e Michael Jackson nelle praterie del Cielo, scuotere la testa deluso nel vedere la deriva da fine carriera portata avanti dal suo feticcio di carne.
2 comments