Bastardi senza gloria
Nelle sale è approdato il nuovo film di Quentin Tarantno, ambientato nella seconda guerra mondiale.
Ma chi si aspetta un film storico sbaglia di grosso, per la trama questa è una commedia, ma pulp.
Infatti proprio la trama è la cosa meno verosimile di tutta la narrazione,
ma che passa in secondo piano visti i colpi di genio del regista americano.
Come in Kill Bill, la storia è divisa in capitoli, ambientati nella francia della Seconda guerra mondiale, tra ebrei vendicativi ed SS.
Infatti la prima scena racconta dell’uccisione della famiglia di una giovane ebrea, Shozanna, per mano della squadra SS diretta da un astutissimo investigatore tedesco, Hans Landa. I due si rincontranno qualche capitolo piu tardi, quando un attore tedesco si innamorera della giovane, che cambiato nome, gestisce una sala cinematografica parigina, e che decidera di fare la premiere del suo film, insieme a tutto il gotha del nazismo, nel suo film. Suo malgrado, il colonnello si occuperà della sicurezza, ma la giovane è vendicativa e vuole sfruttare l’occasione per bruciare il teatro con i nazisti dentro.
Ma la ragazza non è la sola ebrea vendicativa, nel secondo capitolo infatti il tenente ebreo americano Aldo Raine, mette su una squadra che terrorizzera le SS, facendo lo scalpo ai soldati, e incidendo una svastica col coltello sulla fronte dei sopravvisuti, che si troveranno anche loro coinvolti nel tentativo di riscrivere la storia all’interno della proiezione dell’altra protagonista.
Purtoppo la storia è poco verosimile, ma ricca di suspance e colpi di genio, cosi come le citazioni ad altri film.
Da vedere per gli amanti del genere, anche se lascia un po interdetti il fatto che il film non sia stato vietato ai minori di 14 anni, nonostante sia ricco di scene veramente crude.
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