Bene Brunetta, male il Brunettismo
Esistono battaglie sbagliate e battaglie giuste ma condotte in modo sbagliato. La crociata brunettiana ne è un esempio. Se qualcuno scendesse da Marte quaggiù penserebbe che il Ministero della Pubblica Amministrazione sia stato commissariato, perché Brunetta ha quel fare furioso di chi è stato messo lì per epurare e non per costruire. La comunicazione è un’arma importante, e se si sa ben indorare la pillola si riesce a mandar giù anche il rospo più amaro. Invece col suo fare garibaldino il ministro avrà raccolto consensi nei sondaggi e visibilità nel Governo ma è stato recepito come corpo estraneo dall’apparato che dovrebbe comandare e credo prima o poi verrà rigettato. La P.A. non gode di popolarità nella società civile, ed alimentare il malcontento non è la scelta giusta. Il danno d’immagine è enorme con conseguente perdita di valore agli occhi della gente, per un apparato statale che pur ha fior di professionisti e know how al proprio interno. Qualsiasi nuovo allenatore, anche il più rivoluzionario, non può entrare in uno spogliatoio e sparare a zero sui propri giocatori; potrà e dovrà fare le proprie scelte, ma all’esterno dovrà comunque difendere l’operato della propria squadra. Strategia comunicativa sbagliata dicevamo, frutto di un esasperato protagonismo perché la sobrietà sembra non esser più di moda da tempo nel nostro Paese. Oggi prima di tutto bisogna esser anchorman, ed anche Brunetta ci è cascato prestandosi a talk show ed argomentando le proprie prestazioni sessuali. Per chi mi segue su moschebianche sa che preferisco Boffonchiare che Minzolineggiare, quindi questi exploit del ministro aggiunti alle sue sparate non mi piacciono affatto e sono l’esatto contrario della cultura del lavoro che vorrebbe importare nella P.A., la cultura delle poche parole e molta sostanza. Tanto che negli anditi illuminati dal neon c’è chi giustamente sottolinea che non possono certo essere i politici ad insegnare ai dipendenti pubblici come lavorare, far la morale sull’assenteismo e sui compensi aurei.
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