Carità e verità sotto l’ombrellone
Capita un fine settimana di riuscire ad andare al mare, capita anche di riuscire a trovare parcheggio e un fazzoletto di sabbia libero nell’arenile, capita persino di riuscire a posizionare tutto l’asciugamano e stendersi al sole.
Una cosa che capita meno spesso è trascorrere la mattinata leggendo un’enciclica con in sottofondo lo sciabordìo delle onde sul bagnasciuga.
Tra compagni di ombrellone che si cimentano con la Settimana Enigmistica, Chi, Novella 2000, Eva 3000 e Repubblica può capitare di impiegare un bel po’ di tempo prima di riuscire a concentrarsi ma poi ne vale la pena.
Leggo la nuova enciclica del Papa, Caritas in veritate.
Benedetto XVI, dopo un’introduzione che può spaventare chi non è proprio vicino alla fede cattolica visto che si citano diverse encicliche che riguardano la dottrina sociale della Chiesa, parte a spron battuto con il primo capitolo e il lettore si immerge in un vero e proprio saggio illuminato di economia, wellfare, politica internazionale.
Sorprendente l’analisi puntuale e decisamente originale del concetto di sviluppo e progresso alla luce della Verità.
C’è da dire che a mio parere, anche da parte dei media, l’enciclica è stata liquidata troppo presto, forse perché è difficile trovarvi gaffe politiche da mettere in prima pagina.
Andando in fondo nel testo il Papa affronta a viso aperto i temi dello sviluppo e del sottosviluppo nei paesi più poveri della Terra.
Secondo Ratzingher le cause del sottosviluppo non sono primariamente di ordine materiale. Il sottosviluppo ha una causa radicale, che è “la mancanza di pensiero… e di fraternità tra gli uomini e tra i popoli” . “La società globalizzata ci rende vicini, ma non ci rende fratelli… Bisogna allora mobilitarsi, affinchè l’economia evolva verso esiti pienamente umani”.
E così di questo passo analizza in modo lucido il concetto di relativismo culturale, società multietnica e umanesimo illuminato.
Un’alternativa alla lettura del volumetto (che rimane il modo migliore per capire a fondo il messaggio) che vi consiglio di considerare, l’ha proposta il portale di news Affaritaliani che ha pubblicato un bignamino di 18 pagine che riassume l’enciclica in modo molto efficace. Lo so 18 pagine sul web sono un’enormità ma se avete voglia e tempo leggetele, è sempre meno lungo che leggere la versione integrale di 127 pagine. La trovate qui
Beh, all’ora di pranzo ripongo il testo nello zaino, scuoto la sabbia dal telo mare, saluto il bimbo con i braccioli che gioca di fianco e mi ridirigo al parcheggio pensando tra me e me che troppi usano il termine sviluppo e progresso a vanvera e che il mondo ci sta scivolando sotto i piedi senza che nemmeno ce ne rendiamo conto, un po’ come il mio vicino di parcheggio che insiste ad accelerare e inveire nonostante si sia irrimediabilmente arenato.
5 comments