Caro diario
Caro diario,
affido a te l’articolo di oggi, che, non essendo stato richiesto da chi di dovere, sarà personale. Anche stamane nello sfogliare i quotidiani, un’odore di torbida violenza si sostituiva a quello della carta e dell’inchiostro. Tutt’intorno, “homini videns”, i quali attendono con visibile nervosismo spasmodico il parere di questo o di quello, a seconda delle abitudini; ah! (sospiro), i falsi eroi. Ieri, Gianfranco Fini, ha regalato al direttore del giornale di B una scatoletta di valium, accompagnata da un biglietto d’auguri nel quale gli si auguravano meno allucinazioni (e ha ragione). La situazione, come diceva Ennio Flaiano, è grave ma non è seria. Nulla di ciò che ora accade è serio. Pensa che il nostro governo è composto da gente come B, Alfano, Carfagna, Meloni, Letta, Gasparri. Tu ti domanderai: “ma allora l’opposizione starà preparando la spallata per succedergli!”. Niente di più falso. L’opposizione è messa anche peggio. Pensa che è composta da Bersani, Franceschini, Letta (si è parente di quello del Pdl, è il nipote), la Finocchiaro e via discorrendo. La tua domanda ora è lecita: “ma allora la gente, il popolo, gli elettori quando insorgeranno contro questo sistema?”. Mai! Perché questo è un sistema endemico ormai, che nessuno capisce. Ormai, dal secondo dopoguerra ad oggi, i partiti politici hanno subito delle continue trasformazioni. Si è passati dai partiti di massa (Partito Socialista, Partito Liberale) ai partiti pigliatutto (tipo i Ds e la Dc) ai cartel party (Forza Italia e il Pd). L’elemento e la condizione fondamentale degli attuali, è il finanziamento pubblico. Questo comporta un’evoluzione dei partiti essendo sempre più dipendenti da questo status di partito-azienda. Questi bravi signori dunque, non fanno politica per i cittadini, ma bensì, utilizzano la loro posizione per prendere lo stipendio e portare soldi al loro partito. Bei furbetti eh? Ecco perché fanni finta di attaccarsi a vicenda, di fare opposizione e di governare. Ecco perché non hanno più programmi, se non quello di farsi i cazzi propri. Questo modello fa capire come i partiti siano sempre più portati al compromesso e all’accordo fra di loro, sia delle coalizioni che delle altre parti di schieramento, e questo perché tutti dipendono dai finanziamenti dello Stato, e quindi, la loro competizione è sempre più simulata. Dovresti vedere gli imbecilli, che non capiscono queste prese per il culo e applaudono il proprio padrone. Quando nel 94 Montanelli venne cacciato a pedate dal giornale che aveva fondato, erano troppo pochi i miei nove anni per interessarmi a certe faccende, ma, posso immaginare lo sgomento che prima Indro, e poi i suoi lettori, provarono. Ma quella era un’altra razza di uomini. Dovresti vedere gli attacchi che ora sia giornali che i politici riserbano ai non tesserati dal circolo “gli amici del nano”. Chi ti scrive ne è uno dei tanti. Quelli che più compiango sono coloro che per pigrizia mentale, seguono la folla e il vento che l’afflato della piazza sorda e cieca vuole, onde evitarne l’antipatia. Sarà che io sia molto ignorante o molto stupido o entrambe le cose, ma provo piacere solo quando vengo contraddetto, poiché misurato l’intelletto di certi individui, mi farebbe preoccupare il fatto di pensarla come loro. Questa mia generazione, sarà un miracolo se non crescerà completamente stupida. Ci stanno educando al culto degli eroi (e, ahimè, che eroi) , quando invece c’è uno spasmodico bisogno di persone normali. È questo che ci manca. Data la mia natura d’inguaribile pessimista, concludo confidandoti che ho un’età in cui le speranze sono molto più importanti dei ricordi, ma che, il fuoco del postivismo moderno, piano piano si spegne, vista l’attuale situazione.
Stefano Poma (collaboratore)
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