Fuori di seno
Un mito incrollabile dell’immaginario italiano sta forse per crollare miseramente: quello dei parchi svedesi popolati da bionde vichinghe che mostrano i seni prepotenti durante la pausa pranzo. Oppure che nuotano nelle piscine comunali in piena libertà.
Capita a Malmo, terza città della Svezia, abitata per un terzo da immigrati, la stragrande maggioranza dei quali musulmani. Dopo una infuocata riunione del consiglio comunale, viene approvata la decisione, un po’ pilatesca e lapalissiana, dell’obbligo del “costume da bagno” durante le attività natatorie nelle piscine, senza specificare se si tratti di due pezzi, costume intero o solo mutanda.
Il motivo del contendere, in una città, come si è detto, in cui la presenza di immigrati musulmani è decisamente alta, era ovviamente l’esposizione di parti del corpo ritenute decisamente private da parte di alcune religioni.
E’ difficile dire dove comincino i doveri di ospitalità di una nazione e dove invece inizino i doveri di accettazione delle usanze locali da parte di chi viene “ospitato”. In Italia si sta arrivando a decisioni a dir poco incredibili come abolire i presepi per non offendere i musulmani, a cui credo importi davvero poco se gli abitanti locali si divertono ad allestire una rappresentazione della nascita dei Gesù.
Speriamo che gli svedesi, popolo la cui metà femminile rappresenta l’immaginario erotico di ogni italiano che si rispetti, non rinuncino alla loro identità nel nome di un politicamente corretto che rischia di snaturare le loro conquiste in fatto di libertà personali.
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