Gli Abusi di Aldo
C’è un uomo che pur riuscendo nell’impresa di rimanere uguale a se stesso è riuscito a scardinare il meccanismo ipocrita dei reality. Aldo Busi lo scrittore, messo in mezzo a soubrette, vallette, ex vallette, doppiatori, tronisti e desaparecido vari del mondo dello spettacolo, è stato messo nell’isola dei famosi per tentare di ravvivare una formula, quella dei reality, che mostra abbondantemente la corda.
L’isola dei famosi (o degli aspiranti tali) ripropone il solito canovaccio, stavolta mettendo un ingrediente piuttosto insolito nella zuppa. E’ bastato quindi mettere un autentico corpo estraneo, sopportato dagli altri suoi compagni naufraghi che subiscono inerti la sua torrenziale favella. Una persona dall’ego si sconfinato, un provocatore per il gusto di farlo, litigioso “per contratto” come ha ammesso con candore: “quando strizzo l’occhio con la telecamera parto con uno dei miei show”, volgare, debordante, eccessivo eppur geniale nel prendere per i fondelli il meccanismo stesso delle nomination, votando ad occhi chiusi e motivando per ognuno di loro.
Un personaggio così ingombrante e chiassoso sembra fatto apposta per dividere. Mario Corsi conosciuto ai più come il popolare Marione, il piccolo reuccio dell’etere sportivo romano tifosissimo della Roma e arruffapopoli a tempo perso, ha preso a cuore la questione Busi, pubblicando nel proprio sito un video del 1996 nel quale lo scrittore ospite al Maurizio Costanzo Show parlava di pedofilia in termini paradossali, perfino grotteschi. Ora non solo il Moige pretende la cacciata dello scrittore, ma perfino Marione ne chiede la testa non si sa bene a quale titolo se non come uomo della strada. Certo, se non si trattasse di un tema delicato come la pedofilia, la quale certo non può essere certo dibattuta in un talk show o in una trasmissione radiofonica, verrebbe quasi la tentazione di schierarsi dalla parte di Busi visto lo spessore dei suoi oppositori. E poi ritengo che per quando una opinione possa essere considerata sciocca, offensiva se non proprio di cattivo gusto, deve avere comunque diritto di cittadinanza senza per questo sventolare gli ormai famigerati editti bulgari.
1 commento