Grillo fa venire il mal di pancia al PD
Non bastava il drenaggio di voti dal PD all’Italia dei Valori, ora il dipietrismo lancia un’OPA diretta al partito. E a tentar la scalata è addirittura Beppe Grillo, scatenando le ire dell’establishment, il plauso degli outsider e l’imbarazzo di chi fino all’altro giorno applaudiva al populismo di Grillo, Travaglio & C. senza immaginare una svolta così ardita.
Le prime reazioni non si sono fatte attendere. Fassino rintuzza l’assalto definendolo una boutade, ma soprattutto dà il via al tango dei cavilli: Grillo non può candidarsi perchè non é iscritto al PD. Beppe fa sapere di aver le firme necessarie, e allora ci si inventa che per concorrere alla segreteria bisogna riconoscersi nello Statuto del partito e nei suoi valori. Strano non abbiano detto che bisogna giurarci sopra manco fosse la Costituzione. Nel mentre, notizia dell’ultimora, Beppe cerca una sezione del partito pronta a tesserarlo.
Ma il particolare che sfugge é: perché tutto questo clamore? Un Franceschini o un Bersani non dovrebbero stritolare senza problemi il demagogo alla prova delle urne? Una spiegazione me la sono data. Grillo è l’unico che ha un programma di governo. Assurdo, ma è così. Finora il dibattito per le primarie è somigliato più ad una riunione condominiale che deve eleggere il proprio amministratore piuttosto che la scelta di chi si candiderà a Palazzo Chigi alle prossime elezioni. Ho sentito parlare di partito liquido, partito strutturato, presunti giovani contro vecchi, padrini, sponsor, correntoni, tanto tanto politichese. Invece Grillo butta sul tavolo proposte concrete, per quanto di stampo giacobino. E se il confronto si sposta su questo piano, chissà che qualche grattacapo non possa arrivare per i capoccia. Dopotutto Franceschini del continuo attacco a Berlusconi ha fatto la cifra della propria reggenza, ma ora sembra sia stato sorpassato a sinistra.
Convinto che Grillo non otterrà il lasciapassare per le urne, godiamoci questi mal di pancia estivi. Ovviamente moschebianche.com seguirà con la dovuta attenzione tutta la vicenda.
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