Grufolatio ab substantiam

Grufolatio ab substantiam

Cari amatissimi lettori, in questi giorni v’è stata una mattanza mediatica, un grufolare ininterrotto di giornalisti e lettori tra le gambe di quegli esseri che stanno al confine tra i due sessi a causa di quel tal politico che non sazio di vagina cercava in poderose aste sovrastate da mastodontiche mammelle un gioioso sollazzo. Come un luminare di scienze potrebbe ben spiegarci, Mater Natura non ha tracciato un confine netto tra il genere maschile e quello femminile a smentire quella guerra dei sessi su cui si fonda la nostra società e la nostra cultura. In biologia esistono infinite varianti tra i due generi che testimoniano un lento degradare della caverna generatrice verso quei corpi cavernosi che perfettamente rappresentano il continuo innalzarsi ed afflosciarsi della condizione umana. Il penis come una biblica Torre di Babele, che appena raggiunte supreme ed egocentriche altezze subitaneamente risprofonda nell’osso pubico come Sisifo ed il proprio eterno supplizio. Quel che la biologia attesta era già ben noto ai Grandi Saggi d’Ellade che con la filosofia ci illuminano il cammino. Costoro già sapevano dell’osmosi tra i due mondi, della commistione tra elementi maschili e femminei in ciascuno di noi. E la torbida curiosità verso questi ibridi testimonia la tensione verso questa presa di coscienza negata però dagli stereotipi che la nostra civiltà basata sui muretti a secco c’impone. Sigmund Freud e la sua scienza ciarlatana cercano di spiegarcelo da tempo, scimmiottando ciò che la filosofia ha chiaramente tracciato sin dall’alba dell’umanità. Quindi il mio consiglio è d’abbandonare i muretti a secco e lanciarsi senza paura e senza freni inibitori nel liquido mondo fatto di umori secreti come ha fatto il politico amante dei totem aztechi fatti di carne e finemente cesellati.

Prof. Luigino Giannantoni (collaboratore)

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Rupert p. Frizvaldt

esimio!

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