Il mio Mike

Il mio Mike

Ciascuno ha avuto il suo Mike Bongiorno. Il mio Mike è quello a cavallo tra gli 80 ed i 90, quello di Superflash ma soprattutto di Bis e TeleMike, prima che crescessi e ne perdessi le tracce. Era l’ultimo Bongiorno superstar, personaggio di punta della TV del Biscione a cui venivano affidati grandi show in prima serata. I propri quiz erano arrivati al classico gigantismo che in biologia prelude all’estinzione, sconfinavano nel varietà con grandi ospiti e musica ed avevano alti montepremi che crearono le prime polemiche di questo genere. Quando a TeleMike un concorrente vinse un miliardo di lire, sembrò uno sproposito. Oggi è il montepremi quotidiano di programmi come Affari Tuoi o il Milionario. Dopo d’allora, i quiz televisivi diventarono mordi e fuggi e sempre più generalisti. Anche Mike cominciò il tramonto professionale, occupandosi prima della Ruota della Fortuna per poi lentamente passare a Rete 4 con programmi di secondo piano ed infine ridursi a decano della TV col ruolo di ospite qua e là, spesso anche in RAI. Per me il Mike fine anni 80 rappresenta anche un altro modo di fruire il mezzo televisivo. In casa c’era una sola TV, non esistevano telefonini, personal computer (al massimo un Commodore 64), internet. La TV si guardava tutti insieme, e con attenzione. Era l’occasione d’incontro per la famiglia dopo una giornata vissuta ognuno per conto suo con i propri impegni lavorativi o scolastici. Mike protagonista di una TV-focolare domestico, prima che perdesse questa funzione. Di lì a qualche anno doppi e tripli televisori permisero ad ognuno di vedere il programma di proprio gradimento, poi pay tv telefonini e internet distolsero definitivamente l’attenzione dal tubo catodico. Così la morte di Mike porta quel filo di nostalgia per un’epoca passata, che è giusto che non ritorni perché il mondo va avanti ma che comunque è da me ricordata con dolcezza. Buon riposo Mike, per me sei stato un grande.

11 comments

comments user
Damiano

Il mio ricordo preferito legato a lui è proprio Bis che andava in onda a mezzogiorno, poco prima de “Il pranzo è servito”.
Lo seguivo con mio nonno, ricordo ancora il rebus finale che bisognava risolvere in ogni puntata.
Grazie Mike!

comments user
Rudy Basilico

La doppietta Bis – Il pranzo è servito rimarranno nella storia della TV. Programmi intelligenti per tutte le età, e Mike e Corrado volti “di famiglia”.

comments user
symbel

Non per fare quello che si distingue ma ripensando alle trasmissioni di Mike e in particolare a quelle da voi citate ho riflettuto sul fatto che le guardavo, mi piacevano e adesso sono un bel ricordo ma Mike non è mai stato un volto di famiglia. Lui, come persona, non mi era per nulla simpatico. Lo trovavo permaloso e con una certa sottile malignità nei confronti dei concorrenti, mai affettuoso. Insomma mi sembrava facesse alla perfezione e con grande professionalità il suo mestiere (che non è poco) ma non ci fosse mai in lui uno slancio di umanità.
Forse ricordo male ma anche il più cinico e sarcastico dei conduttori, Corrado, qualche volta cedeva all’emozione o all’entusiasmo fuori dall’etichetta, Mike era invece sempre un robot tanto che anche le gaffe, in molti, le considerano studiate e volute.

comments user
Damiano

Non hai tutti i torti Simo, anche a me non faceva impazzire dalla simpatia ma se vediamo la m……a che gira oggi in tv o la simpatia di gente come Mammuccari, Costanzo ecc ci rendiamo conto che Mike era un GIGANTE

comments user
Rudy Basilico

Per me Mike non era nè simpatico nè antipatico. Era un’istituzione, come il Papa. Bei programmi, grande professionalità. Va detto che in quegli anni non notavo le sfumature, se fosse permaloso o irridente. A quei tempi (ed a quell’età) mi interessava il format: i giochini come Bis erano carini, TeleMike trasmetteva il patos della grande vincita in denaro, e li si guardava con piacere. Oggi siamo troppo fissati sul personaggio e poco sul contenuto, anche perchè questo è diventato di pessima qualità.
Poi se ci rifletto un po’, la simpatia non nasce in me dalle moine di un personaggio. Non so da cosa nasca. Per esempio, certi personaggi che si pongono in modo simpatico a me stanno sulle balle tipo la Clerici, Insinna, ecc. Altri invece li gradisco tipo Corrado o Gerry Scotti. Altri storici antipatici a me sono simpatici, tipo Sgarbi (adoravo Sgarbi Quotidiani) o Mourinho. Invece Mammuccari non mi va granchè. Insomma non c’è una regola.

comments user
symbel

In linea di massima concordo ma non mi si può vendere un Mike Bongiorno di grande umanità come si sta facendo in questi giorni perché la sua umanità la dimostrava evidentemente in privato.
Tutti gli attestati di stima che si sentono in questi giorni valgono se sono legati alla sua professionalità ma uno che per strada interpellato mi dice: “ci mancherà, era uno di famiglia” sinceramente mi lascia perplesso. In casa mia Mike era uno di famiglia quanto un impiegato dell’esattoria.

comments user
Damiano

La cosa più balorda è stata l’intervista alla concorrente che fu beccata con i fogliettini.
Ha avuto la faccia da culo di dichiarare “mi dispiace per lui, l’avevo già perdonato”.
Cioè, ti beccano a sbirciare fogliettini, fai la finta tonta, fingi uno svenimento e te la prendi con il presentatore?
Ma roba da matti…

comments user
Rudy Basilico

Volente o nolente, Mike ha pranzato con gli italiani per anni ed anni ed anni. Anche il nonnino più rompicoglioni del mondo dal momento in cui gli riservi una sedia a tavola diventa uno di famiglia. Anche se vorresti versargli cianuro nel semolino.

comments user
Martin Sileno

a me Mike comunque mancherà per quello che ha rappresentato. In fondo è stato accettato e benvoluto da tutti essendo sempre se stesso e non cedendo a nessun sentimentalismo.

ho sentito anche io la sconcertante intervista della tipa beccata col sorcio in bocca. Bene fece Mike a piallarla senza pietà 🙂

comments user
Damiano

Comunque lamentarsi di Mike quando ci rimangono Daria Bignardi, la D’Urso, la Perego, Mammuccari, Costanzo, Maria De Filippi, la Clerici ecc sarebbe masochismo….potranno non piacere, potranno essere considerati antichi o superati ma diciamoci la verità: dietro Mike e Baudo c’era il vuoto.
Sarà forse un caso che la Rai da qualche anno ha affidato programmi a personaggi che presentatori non erano? (Pupo, Morandi, Insinna, Giusti, Zero, Dalla…)

comments user
Rudy Basilico

Symbel è incontentabile

Commento all'articolo