il ritorno di Moggi
La notizia ha gettato nel panico Bologna intera: Luciano Moggi è pronto a collaborare con il Bologna calcio. La notizia non stupisce più di tanto i bene informati,
già qualche mese fa Zamparini, per sua stessa ammissione, provò a contattare Luciano Moggi vista l’imminente rottura col DG Foschi. I tifosi del Bologna in fermento hanno di fatto costretto la Menarini a fare una immediata retromarcia e smentire accordi in futuro con Luciano Moggi, ma non ha potuto negare i contatti accorsi nella passata stagione.
L’ex presidente del Bologna calcio, Gazzoni Frascara, costituitosi parte civile al processo di Napoli riguardante calciopoli, ha sempre imputato la retrocessione del Bologna nel 2005 alla famosa cupola moggiana, ed ha risposto stizzito all’ipotesi di un collaboratore esterno dal passato così scabroso. In realtà le preoccupazione del presidente di non riuscire ad avere un risarcimento danni dal processo di Napoli si sta facendo concreto. Dopo la sentenza del 2007 della Corte d’Appello del tribunale di Roma che ha stabilito che il sorteggio arbitrale di Bergamo e Pairetto non è stato pilotato, ulteriori scricchiolii sono arrivati dal processo di Roma della Gea, dove il PM Palamara non è riuscito a dimostrare l’accusa più pesante, ovvero l’associazione a delinquere, ma bensì reati minori di violenza privata destinati con tutta probabilità ad essere cancellati con un colpo di spugna all’appello.
E poi c’è stato il processo di Lecce, passato sotto silenzio dalla stampa nazionale con l’unica eccezione di Oliviero Beha, che ha visto l’assoluzione di De Santis e Moggi per illecito sportivo e non riconoscendo quindi i danni patrimoniali a undici tifosi del lecce, che invece dovranno pagare le spese processuali sostenute.
Ed è palese anche l’imbarazzo di Abete “non ci siamo dimenticati delle sen-tenze”, la sua reazione stizzita alla notizia di una eventuale scesa in campo dell’uomo nero del calcio italiano risulta debole e poco convinta. Dopo calciopoli Galliani ha continuato ad operare nonostante la diffida, Preziosi continua ad operare e finanziare il giocattolo nonostante la diffida di cinque anni, gli arbitri sotto processo hanno continuato a dirigere partite di A e di B senza aspettare l’archiviazione.
Quello di questi giorni è un clima che Alessandro Gilioli sull’espresso ha definito buonista e perdonista, che teme possa portare Moggi e gli imputati all’assoluzione. Lo stesso pm Narducci, non più così sicuro del suo impianto accusatorio, ha chiesto la ricusazione del giudice Casoria. Egli infatti non si capacita e sembra non darsi pace che in un processo civile i giudici Teresa Casoria, Maria Pia Gualtieri e Francesca Pandolfi facciano fatica a prendere sul serio la temibile moviola di Pistocchi
2 comments