Ilda Bocassini contro Al Berluscone

Ilda Bocassini contro Al Berluscone

Nel film del 1987 magistralmente diretto da Brian De Palma che valse l’unico premio oscar della sua carriera al sempreverde Sean Connery, titolare di uno dei tormentoni più abusati di Hollywood “è più affascinante adesso di quando era giovane”, e che vedeva tra i protagonisti un giovane Kevin Costner, the untochables è un gruppo di poliziotti che tentano con ogni mezzo di incastrare il boss dei boss Al Capone, interpretato da Robert De Niro.
Il titolo del lungometraggio può indurre a pensare che il termine intoccabili sia riferito all’oggetto delle inchieste dei poliziotti e quindi al boss e ai componenti del suo clan. In realtà, come già detto, si riferisce al team di polizia che si occupa di incastrare Al Capone. Gli “intoccabili” oggi, a detta della maggioranza dei berlusconiani (ma non solo) sono i magistrati, la casta togata.
Il parallelismo con la vicenda del Ruby-gate che vede protagonista indiscussa la procura di Milano nella persona della ormai figura mitologica rossocrinita di Ilda Boccassini contro il boss barzotto Silvio è forse un po’ ardito, non fosse altro per la grandezza del cast nel primo caso e la bassa qualità dei protagonisti del secondo, però delle affinità ci sono.
Nonostante le intercettazioni puntualmente pubblicate sui giornali in queste ore che sorprendono i meno smaliziati ma che, stringi stringi, dal punto di vista penale sembrano per adesso poca cosa, l’idea che nei confronti di Berlusconi ci sia un accanimento giudiziario rimane in piedi.
Persecuzione è un termine caro al Primo Ministro e ai suoi sodali ma è un po’ forte, soprattutto se si pensa a chi perseguitato lo è sul serio, e basta saltare a piè pari le prime venti pagine dei quotidiani nazionali e leggere la cronaca estera. Ma di accanimento si può parlare, questo sì.
L’errore che fa Silvio Berlusconi in tutte le sue uscite pubbliche e, si può supporre, anche in quelle private con i suoi amici (in numero via via discendente) è che ci sia in atto un complotto di tipo politico.
Ma chi dovrebbe complottare contro questo governo? A conti fatti al di là dei meriti per aver tenuto la barca a galla con il mantenimento dei conti pubblici in questo periodo di crisi, che provvedimenti “scomodi” ha preso questo governo?
L’unica riforma degna di nota è stata quella della Gelmini sull’Università. Sembra difficile pensare ad un complotto dei rettori o degli studenti e più in generale ad un golpe politico, non fosse altro perché l’attuale opposizione non sarebbe nemmeno in grado, non dico di farlo, ma nemmeno di progettarlo.
La realtà è che Ilda Boccassini e molti magistrati in Italia hanno un solo scopo nella loro vita: beccare in castagna Silvio, metterlo dietro le sbarre. Lui la sfanga sempre e quindi incita a mettersi alla prova, diventa una sfida allettante, una soddisfazione personale.
La politica non c’entra nulla.
Su questo Silvio sbaglia, le toghe non sono rosse, se non nel colore dei capelli, ma sono agguerrite, magari anche in buona fede, nel nome della giustizia uguale per tutti ma più uguale per qualcuno. In tutto questo la sinistra è fuori dai giochi. La sinistra ormai non esiste più, i comunisti si stanno lappando le ferite da anni, al massimo balzellon balzelloni si arrampicano sui tetti affianco a qualche studente strillone, al massimo danno qualche pacca sulle spalle (senza farsi vedere) a qualche operaio della Fiom, niente di più.
E allora il cerchio si chiude, la trama è perfetta, come nel film. Silvio Berlusconi, accusato addirittura di essere il mandante di stragi di mafia, di ospitare in casa sua consapevolmente boss della malavita organizzata, di corrompere giudici a suo favore, di organizzare frodi con appalti truccati in occasione di disgrazie nazionali e tante altre, inciampa su un pelo pubico (anche qualcuno in più), ben attesato sul suo cammino ma pur sempre di quello si tratta, altro che calendario di Oliviero Toscani!
Al Capone, boss italoamericano che faceva il bello e il cattivo tempo nell’America degli anni 30, mandante di centinaia di omicidi, viene incastrato dagli “intoccabili” per evasione fiscale, una bazzecola al confronto.
Ilda la rossa si gioca tutto, se vince sarà una vittoria epocale, se perde sarà la fine per sempre e a Silvio, in ogni caso, rimarrà un quadretto dipinto dalle intercettazioni di oggi e dei giorni avvenire degno delle peggiori performance al Bagaglino.

2 comments

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XxX

Accanimento giudiziario? Ma basta con questa storia una buona volta, falla finita forza, sei ridicolo! Se io che non sono nessuno evado il fisco, mi immischio con prostitute, corrompo, insulto i magistrati che mi indagano come minimo finisco all’egastolo in un gulag per il resto dei miei giorni, e non ho ne ghedini ne alfano a tirarmi fuori. Questo berlusconi ne ha fatte più di bertoldo in francia, e quindi si è ficcato nei guai nei quali chiunque facendo le stesse cose si troverebbe, però per voi berlusconiani questo diventa accanimento giudiziario. A me sembra invece che si sia alle comiche finali, la retorica del passato diventa sempre più ridicola e le panzane sui magistrati rossi, la persecuzione giudiziaria e tutte quelle altre palle sembrano sempre di più quello che sono sempre state, della palle clamorose.
Ragiona un secondo, se tu sapessi che ci sono i pm che ti danno la caccia la prima cosa che faresti è metterti in situazioni compromettenti? Nessuno lo farebbe, ma berlusconi si, che è così impegnato a farsi gli affari suoi che non è stato capace nemmeno di correre ai ripari con la riforma della giustizia. Cornuto e mazziato, e pure un po’ stupido! E smettetela con questa cretinata che i pm ce l’hanno con lui! E’ come accusare i ros di avercela con i mafiosi, o zenigatha con arsenio lupin o i vigili del fuoco con i piromani, con chi dovrebbero avercela, santa pazienza! o pensate che alla base ci siano dissapori personali così forti? Ma non vi rendete conto di quanto sia ridicola e ormai assurda un’affermazione del genere? Siete al ridicolo, svegliatevi una buona volta, mettitelo in testa, il re è nudo, berlusconi è finito, e con tutte queste palle di retorica e propaganda da quattro soldi non se ne sta andando nemmeno con un briciolo di dignità. la nave affonda, scappa prima di affogare nel ridicolo

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Gargolla

fin tanto che non applicheranno le responsabilità civile dei magistrati senza urlare all’emergenza democratica, in Italia l’Antistato giuridico continuerà a fare il bello ed il cattivo tempo.
ricordiamoci che siamo il paese in cui i PM e il giudice che condannarono in primo grado Enzo Tortora fecero una brillante carriera tra il silenzio della stampa giacobina

il problema non è quindi di Berlusconi, che la sfangherà come al solito vista l’inconsistenza dell’inchiesta, ma chi governerà dopo di lui, destra o sinistra che sia

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