In mutande ma vivi
Sono bastati dieci minuti a Giuliano Ferrara, nel suo sferzante peana berlusconiano, per resettare mesi di blandi editoriali dei pur validi e navigati professionisti dell’editoria come Joker Belpietro e Nosferatu Sallusti. Vuoi per il mezzo, il teatro, più congeniale ai tribuni, vuoi perché, sotto sotto, i giornali son letti sempre di più dagli addetti ai lavori; l’arringa di Ferrara è stata quanto di più incisiva e schietta nelle ultime settimane.
Quella di Ferrara non è stata una contro-manifestazione, una risposta al popolo viola, ma una vera e propria richiamata alle armi contro un conformismo pruriginoso e bigotto sollevato pretestuosamente per colpire il bersaglio grosso. Al paese reale non interessa il politico ingessato, le chiacchiere di bassa portineria, gli sfanculamenti tra giornalisti, la mignottocrazia e tantomeno la presunta dignità violata delle donne. Vuole un governo che faccia riforme tanto auspicate e programmate, vuole insomma un governo che tagli le tasse o quantomeno gli sprechi.
“vogliamo il Berlusconi del ’94” tuona l’elefantino. l’immagine di un Ferrara paonazzo con sullo sfondo dei panni stesi è al contempo grottesca e pasoliniana, e in un certo senso anche avant-pop, come direbbero i cronisti quelli bravi. Ora non so se Ferrara rimpianga la promessa di un leader libertario/ino che nel 94 voleva cambiare il mondo, perché era sempre lo stesso – con Ferrara ministro – che si impantanò rovinosamente pochi mesi dopo l’insediamento. Eppure la provocazione seria ma mai seriosa arriva al cuore del problema, sopratutto quando parla di una destra incapace di dar spazio a voci nuove, dissonanti, perché impegnata ad abbaiare contro Santoro, Gruber, Fazio, Floris e il turpe Lerner.
Tolto Ferrara – che dopo il fallimento sulla lista contro l’aborto aveva ridotto lo spazio alle sue sortite e provocazioni – l’impressione è che rimanga ben poco. quando poi la telecamera stacca dal corpulento opinionista per zoommare sui plaudenti Santanché e Ignazio La Russa ne ho immediatamente la conferma.
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