La Scossa
Inutile negarlo, un certo gusto ghigliottinaro nel popolino è rimasto vivo sin dai tempi della presa della Bastiglia. Meglio ancora se a pensarci è direttamente Madre Natura o un dio giustiziere.
Stavolta l’occasione è ghiotta, e qualcuno comincia a sperare che una bella SCOSSA (non in termini dalemiani) si manifesti al momento opportuno con epicentro il G8. Un bel modo per spazzar via quella che viene vista come nomenklatura planetaria da parte dei no global, o semplicemente come la nuova aristocrazia (seppur regolarmente eletta) da parte del fusillaro delle 20.30.
In questo sentimento non va vista nessuna ideologia, è un sottile rancore che cova a destra come a sinistra e che andrebbe a colpire indifferentemente grandi presunti statisti neo-eletti, donne e nani. A onor del vero penso che nel 99% dei casi questo desiderio sia puramente platonico, e che non si speri davvero che accada. Il semplice fantasticar che per una volta la disgrazia colpisca il monarca e non la plebe. Quale miglior occasione se non il Gran Consiglio dei Re, che temerario va a sfidar la Natura più volte dileggiata e oltraggiata?
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