Lion Hard e la banda del salame
Non sarà certo colpa sua, ma anche Lion Hard ha contribuito a quell’abbaglio collettivo chiamato Manchester United – Milan. Il tanto composto Leo, sempre ben apparecchiato da cima a piedi, ci aveva provato ad infondere la grinta (quella sì di un leone) ai suoi diavoli rossoneri. Frasi obbligate? Stando ad ascoltare le dichiarazioni del post-partita probabilmente sì. Ma ben più gravi sono stati i tam tam giornalistici che hanno accompagnato l’evento per finire in una telecronaca RAI che definire scandalosa è poco. Un’enorme fetta di salame, calda ed unta, si è posata sull’intero Stivale e ci ha fatto credere che davvero un Milan moscio, fiacco, bromurato, potesse sfondare l’Old Trafford e fare lo scalpo a Ferguson. La Gazzetta ci ha provato col titolone Mission Possible, con 10 buoni motivi per cui il Milan avrebbe potuto fare l’impresa del secolo. Al Manchester ne sono bastati 4 di motivi, nell’ordine: Rooney (doppio), Park e Fletcher. Lo United non ha mai perso in casa con due reti di scarto nella storia delle coppe europee, eppure persino sul due a zero i cronisti RAi si arrampicavano sostenendo che in fondo con tre gol (da fare in mezzora) si poteva finire ai supplementari. Persino Baffone Bartoletti, che sembra sempre voler fare il più saggio ed intelligente quando invece fa solo addormentare lo spettatore, si attaccava come una zecca alla “Speranza” pure nell’intervallo. Va bene fare i campanilisti, ma ritornare alla sana cronaca no eh? L’imbarcata del Milan era prevedibilissima, persino nelle dimensioni, in barba ai baffoni di Mamma Rai ed alle ballerine della carta stampata. Se ci si pulisse con il giornale rosa avremmo tutti il culo di un babbuino.
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