Nadal vs Djokovic: Wimbledon atto finale
Quando all’atto finale di uno Slam ci arrivano i primi due giocatori del mondo, è sempre un bel vedere. Se poi si tratta di Wimbledon e del suo abbagliante candore tipically english, tanto meglio. Ma a questo appuntamento ci si arriva con una particolarità che a qualcuno fa storcere il naso. Novak Djokovic, numero 2, arriva alla finale come nuovo leader mondiale in pectore. Comunque vada, da lunedí scavalcherà il rivale Nadal che essendo campione uscente dei Championships non potrà che difendere i punti attuali o peggiorare. A differenza di Nole che essendosi fermato in semifinale nell’edizione 2010 avrà comunque un differenziale positivo anche in caso di sconfitta. Queste sono le regole della classifica ATP, che tiene conto dei risultati ottenuti nelle ultime 52 settimane e necessariamente finisce per punire chi dopo una stagione perfetta finisce per non ripetersi l’anno successivo.
Naturalmente Djoko il primato se l’è costruito prima del prato inglese, con un 2011 fantastico dove ha subito una sola sconfitta ad opera del miglior Federer in semifinale a Parigi. Ma si può capire chi protesti di fronte al paradosso di non considerare numero 1 chi magari a fine stagione arriva a compiere il Piccolo Slam (Parigi, Wimbledon e US Open).
La matematica non è un’opinione, ed il sistema ATP rimane il migliore per dar conto dei reali rapporti di forza del momento. Ma per tacitare le malelingue, spero Djokovic le suoni di santa ragione allo spagnolo e legittimi il suo primato.
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