Nessuno mangia più i bambini
Che fine hanno fatto i comunisti? Ormai esistono solo nelle manie ossessive del premier e di qualche sparuto berluscones (anche loro ormai in via d’estinzione).
Quando dall’ultima consultazione elettorale venne fuori una definitiva eliminazione delle forze definite “sinistra radicale” dal Parlamento si paventò il rischio che quelle forze politicamente collocate a manca dell’emiciclo parlamentare trovassero sfogo in altre manifestazioni, anche violente. Invece sono semplicemente scomparse, impoverendo forse anche un po’ il teatrino della politica, che ha scoperto nuovi protagonisti della “dichiarazione all’Ansa quotidiana”.
Ma ricordiamoli per un momento tentando di elencare le forze che ancora, almeno sulla carta, si raggruppano all’ombra della falce e del martello.
Abbiamo il Partito della Rifondazione comunista guidato da Paolo Ferrero, poi il Partito dei comunisti italiani di Oliviero Diliberto. Quindi il Partito comunista dei lavoratori di Marco Ferrando, Sinistra critica, ecologista, comunista, femminista di Flavia D’Angeli, Iniziativa comunista di Norberto Natali, il Partito comunista italiano marxista-leninista diretto da Domenico Savio, Lista comunista per il blocco popolare di Pietro Vangeli, il Partito di alternativa comunista e l’ultimo nato dal grembo del leader nascente Nichi Vendola, ovvero Rifondazione per la Sinistra, generato da una costola di Rifondazione Comunista.
Tra tutti questi movimenti e partitini che ancora si riconoscono nella grande famiglia dei comunisti gli unici ad emergere dal torpore generale sono appunto questi ultimi, ma soprattutto grazie (o a causa) del protagonismo del governatore pugliese (“poeta del nulla” secondo Marco Rizzo dei Comunisti Italiani) oppure alle storiche battaglie del lavoro sotto la famigerata sigla sindacale più arroccata nelle storiche posizioni della lotta operaia come la Fiom.
Nella settimana degli eroi siamo quindi passati velocemente da Mangano “eroe per noi (Berlusconi e Dell’Utri)”, agli “eroi per noi che siamo onesti (IDV e PD)” Falcone e Borsellino per finire sul giovane “eroe della sua vita (e di Vendola)” il lanciatore di estintori Marco Giuliani, un bel calderone.
Ma così divisi, schiavi anch’essi della dichiarazione che “era solo una provocazione” e impiastricciati nella melassa ideologica a chi fanno ormai paura i comunisti?
2 comments