Pallottole per la testa
Ecco una notiziola che conferma in pieno le sensazioni di Giampaolo Pansa espresse proprio qualche giorno fa in una sua intervista a Cazzullo pubblicata sul Corriere della Sera.
Pansa diceva (secondo alcuni esagerando): “L’aria che sento circolare in Italia mi ricorda molto quella dell’inizio degli anni ’70”.
Modena, 14 ott. -(Adnkronos) – “Ma santo cielo, possibile che nessuno sia in grado di ficcare una pallottola in testa a Berlusconi!”. Questa la frase che Matteo Mezzadri, coordinatore del circolo del Pd a Vignola e membro della segreteria provinciale dei Giovani Democratici di Modena, 22 anni, laureando in Ingegneria, ha pubblicato su Facebook. Un’uscita che ha subito fatto insorgere il Pdl dell’Emilia Romagna e portato Mezzadri a presentare immediatamente le sue dimissioni, accettate con altrettanta celerità dal partito.
Io personalmente penso che le fesserie scritte su Facebook debbano rimanere all’interno del social network e debbano essere prese in considerazione per il valore che hanno all’interno di questo strumento ovvero ZERO.
Tuttavia quando queste esternazioni sono espresse da una persona che ricopre una carica politica, seppur minima, assumono una certa gravità che richiede una presa di responsabilità.
Detto questo effettivamente, senza andare a scomodare giornalisti illustri o storici del terrorismo la cappa di contrapposizione e odio che ammorba questo periodo è avvertibile chiaramente.
Il web è pieno di immagini dissacratorie e la storia della pallottola su facebook è solo una delle immagini che circolano sulla grande Rete e indirizzate al presidente del Consiglio, forse anche tra le meno cruente, e sarebbe ingiustificato farne un dramma.
Fermarsi sulla notizia in sé però è fuorviante.
E’ un campanellino d’allarme su una situazione che sta assumento toni troppo pesanti. Ci si è talmente assuefatti a questo clima che al commentare la notizia tra conoscenti si sente addirittura dire che bisogna star zitti perché d’altronde lui (il mafionano, il caimano…) ha insultato Napolitano.
Insomma una pallottola nella testa se la meriterebbe pure…
Introdurre nella lotta ideologica, anche quella più estrema, l’ipotesi di assassinio preoccupa, al pari della chiamata ai fucili e alla guerra di Bossi anche se c’è da dire che, fuori da ogni ipocrisia e voglia di essere equilibrati e bipartisan è difficile sentire qualcuno tra i circoli della libertà inneggiare all’eliminazione fisica di un Franceschini, Bersani o D’Alema.
Perlomeno fino ad ora… dobbiamo aspettarcelo?
8 comments