Per la Juve ci vorrebbe Ferrara, Giuliano
Prima di leggere quello che state per leggere è giusto che sappiate che non sono juventino e nemmeno antijuventino, quindi la mia posizione può essere considerata equidistante.
Ieri preso dalla nostalgia dei tempi che furono e non avendo a disposizione nè un abbonamento Mediaset Premium, nè il pacchetto Sport o Calcio nell’abbonamento Sky ho guardato i commenti e le interviste post partita sintonizzandomi sul secondo canale della Rai.
La prima trasmissione utile (prendete questo aggettivo in modo assolutamente non letterale) è stata quella condotta da Enrico Varriale.
Se Enrico Luci delle Iene fa la considerazione: “sei stato tu ad aprire la moda di andare a trans, gli altri poi ti hanno copiato” rivolgendosi ad uno stralunato Lapo con intenti palesemente satirici, il conduttore partenopeo rivolge invece domande provocatorie e spesso fini a se stesse con intento puramente di buttarla in caciara, per sollevare l’audience di una trasmissione altrimenti insignificante.
Tornando alle vicende poco felici per i tifosi della Vecchia Signora, in relazione all’ennesima sconfitta della loro amata, la settima dall’inizio del campionato, la quarta nelle ultime cinque partite, striscia nera interrotta solo dalla vittoria infrasettimanale in coppa italia contro il Napoli, vedendo le interviste post partita rimane una sensazione strana, provo a spiegarla.
Ad un certo punto compare Ferrara, ce lo si aspetterebbe scuro in volto, non dico proprio tumefatto come Stallone pre e post intervento di chirurgia estetica e pompata di steroidi ma almeno triste e invece è disteso, anche leggermente sorridente.
Sorriso isterico, direte voi, e invece no, un sorriso come dire, napoletano.
Un’ostentata sicurezza che si coniuga con l’intervento successivo di Bettega che, coadiuvato da una voce naturalmente flautata conferma fiducia all’allenatore e pensa di ispirarsi al Milan che ha passato dei brutti momenti in campionato ma si è ripreso avendo un po’ di pazienza.
Dopo Stadio Sprint, sempre su Rai Due è andato in onda anche Novantesimo Minuto e anche negli highlights, inquadrature in panchina di Ferrara e successive interviste mi sono immedesimato per un attimo con un tifoso juventino che sente franare sotto i piedi la zona champions e vede il ct sorridere a chi passa mentre viene intervistato.
Forse quello che manca a livello psicologico a questa Juventus è un po’ di rabbia, magari Ferrara in spogliatoio i suoi li prende a ceffoni o spacca le lavagne a colpi di naso ma ha un senso anche l’approccio mediatico alla situazione, un segnale ai tifosi.
Non mi piacciono le risse, trovo stucchevoli le risposte sgarbate e le diatribe tra allenatori con le palle girate magari dopo una sconfitta, e devo dire che Ferrara aveva già dato tanto nel teatrino con Maifredi, ma non mi riferisco a quella rabbia, penso alla grinta che parte anche dall’autocritica, dai propositi di rimettersi in piedi con l’orgoglio di una squadra che ha un blasone da difendere.
Il sorrisetto di Ferrara mi ha un po’ disturbato, mi è sembrato fuori luogo, o forse nasconde qualcosa che noi non sappiamo, o forse ho beccato io l’intervista sbagliata, forse invece che Rocky ci vorrebbe un Rambo prima maniera, un incursore rabbioso come l’altro Ferrara, Giuliano, che a testa bassa si produce in smitragliate mica da ridere.
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