Propaganda Due

Propaganda Due

24 anni fa crollava tutto il castello accusatorio intorno alla vicenda di Propaganda Due.
Propaganda Due è la denominazione estesa della più conosciuta P2. Più conosciuta si fa per dire perché in realtà molti ne parlano, con una sorta di frenetico copiaincolla mentale da blog od opinionisti capopolo ormai diffusissimi in Italia, ma pochi ne conoscono le vere vicende.
Pochi sanno ad esempio che il 28 marzo 1996 la seconda corte d’ assise d’appello di Roma ha stabilito che “la Loggia P2 non cospirò contro le istituzioni dello Stato” attraverso una sentenza di assoluzione nei confronti di una serie di aderenti all’organizzazione fondata da Licio Gelli che verrà condannato a 17 anni di carcere non per cospirazione ma per millantato credito e calunnia ai danni dei magistrati milanesi Giuliano Turone, Guido Viola e Gherardo Colombo.
Il cuore del processo, ovvero l’accusa di cospirazione, durato 15 anni come al solito a spese dei contribuenti che ha comportato le dimissioni e il discredito di numerosi politici allora al potere si è rivelato un nulla di fatto, fuffa messa in piedi da un astuto ex imprenditore Toscano che amava fantasticare.
La sentenza non lascia spazio a dubbi, non si è trattato di cospirazione e l’influenza della loggia è stata molto inferiore a quella che lo stesso Gelli millantava.
I giudici hanno ridotto a una seppur ardita proposta di riforma istituzionale il famoso “Piano di Rinascita democratica” col quale Gelli si proponeva di diventare il “burattinaio” dell’Italia smontando tutta la tesi accusatoria.
Lo stesso Gelli, all’indomani della sentenza dichiarò non senza una certa sensatezza: “Ora dobbiamo chiederci: chi pagherà le spese per quindici anni di indagini e di processi inutili? Non c’era allora nessun motivo per avviare queste indagini ma solo un teorema dei giudici. E allora bisogna che a pagare siano i giudici. A questo punto comunque speriamo che da oggi lascino riposare in pace la P2
L’articolo completo può essere letto in questo link sul sito di Repubblica.
In che cosa consisteva “l’ardita proposta di riforma istituzionale” (testuale dalla sentenza) della P2?
Il Piano di Rinascita democratica si proponeva una serie di riforme al fine di “rivitalizzare il sistema attraverso la sollecitazione di tutti gli istituti che la Costituzione prevede e disciplina, dagli organi dello Stato ai partiti politici, alla stampa, ai sindacati, ai cittadini elettori” attraverso azioni di Governo, in campo politico ed economico per ottenere diversi obiettivi. Nel campo dell’istruzione ad esempio “chiudere il rubinetto del preteso automatismo: titolo di studio – posto di lavor”.
Il testo del piano tocca poi altri argomenti che in molti hanno ritrovato nelle proposte del programma di governo del Centrodestra in questi anni di leadership di Silvio Berlusconi, guarda caso, risultante iscritto alla loggia come altri 2400 personaggi la maggior parte dei quali si scoprirà essersi limitati al solo versamento della quota di iscrizione.
E’ una colpa essere stati iscritti alla P2?
Dal punto di vista penale è ormai accertato senza ombra di dubbio NO.
Dal punto di vista politico ci sono delle considerazioni da fare non sempre semplici.
I giudici hanno stabilito con una sentenza molto netta che la P2 non cospirava, non organizzava un colpo di Stato, ma si auspicava delle riforme istituzionali da attuare con una “scorciatoia”, non si è mai espressa nel merito delle proposte ma ha stigmatizzato le possibili modalità di attuazione.
Il problema legato all’appartenenza alla loggia di uomini della politica, delle forze militari e del potere economico è costituito dal fatto che la P2 era una società segreta, oggi questo tipo di logge non possono più esistere senza che le liste degli iscritti siano pubbliche proprio in seguito a quello scandalo.
Licio Gelli era un pazzo visionario, la sua stessa ascesa al vertice della piramide della loggia ha ancora degli aspetti oscuri, anche perché avvenuta in tempi rapidissimi, e sono gravi le sue responsabilità personali, ma nulla di assimilabile ad un golpe.
La storia e la giustizia dicono che la P2 è stata né più né meno che “uno studio di fattibilità” e questo è difficile smentirlo. Chi agita quindi continuamente l’argomento strumentalizzandolo a fini politici tirando in ballo aspetti penali o non conosce la storia o fa finta di non conoscerla.
Il piano di rinascita della p2 può essere letto a questo indirizzo.
Su Wikipedia è possibile leggere una lunga dissertazione storica sulla loggia.
Il sito disinformazione.it tenendo fede al suo nome di dominio elenca tutta una serie di stragi e misfatti nel quale sarebbe stata “implicata” la P2 ma l’elenco è un’operazione palesemente scorretta, sarebbe stato più corretto dire che la loggia è stata “citata” che è ben altra cosa.
Per dirne una ad esempio “la strage del treno Italicus” per la quale secondo il sito sopracitato la P2 sarebbe stata “implicata” la commissione parlamentare d’inchiesta scrisse testualmente che la Loggia sarebbe stata “responsabile in termini non giudiziari ma storico-politici, quale essenziale retroterra economico, organizzativo e morale” della Strage dell’Italicus, ovvero una frase che vuol dire tutto e niente.
La stessa commissione disse anche che la Loggia era “un complotto permanente che si plasma in funzione dell’evoluzione della situazione politica ufficiale” affermazione poi totalmente smentita dalla sentenza che ha messo fine alla vicenda.
Un bel sito molto dettagliato invece che si chiama loggiap2.com cita con dovizia di particolari le 10 principali inchieste su 43 nelle quali è stato sospettato lo zampino della loggia o di Licio Gelli.
Leggendo nei particolari i testi ciascuno si può informare su quelli che realmente sono i fatti e soprattutto le sentenze.
Un’operazione più corretta della pubblicazione di un elenco dando per verità assodate vicende ancora in bilico e cariche di dolore e di migliaia di morti, figli dei periodi più bui della nostra storia repubblicana.
Da tutta la storiaccia della P2 si può quindi certamente affermare che non è stata una bella pagina della storia italiana ma non solo perché alcuni personaggi di potere si fecero abbindolare da un visionario come Gelli pensando di poter cambiare il Paese in modo poco trasparente ma anche perché anche gli oppositori a tale pratica si sono spinti fino a credere essi stessi, forse anche più degli stessi iscritti, al potere che l’imprenditore toscano aveva solo nella sua testa.
Licio Gelli compirà il 21 aprile 91 anni, ancora parla o per meglio dire vaneggia andando a ingrossare le fila e i file di chi ossessivamente rimane attaccato ad un passato che la storia ha cancellato da tempo e che è l’unica cosa a tenere in vita nella memoria Licio Gelli stesso, ancora una volta, dandogli più importanza di quella che merita.

4 comments

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giodex

Ma che bell’articolo … ma allora questa P2 era solo una combriccola di allegri mattacchioni …

Mah si … ed io che credevo …..

In fondo dai, tutte le gite fatte a Pasquetta con gli amici sono state delle piccole logge massoniche segrete, quindi siamo tutti appartenenti a qualche P…

Grazie Symbel mi hai aperto gli occhi, ora mi sento un uomo diverso… 🙂

P.S.
Davvero non ho tempo di andare a cercare sulla rete le informazioni che smonterebbero il tuo articolo in più punti, ma sono sicuro che molti dei lettori di MB sapranno cercarsele da soli.

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symbel

Licio Gelli è stato un delinquente e un sobillatore, su questo non c’è dubbio, diversa è la questione riguardo la P2 e la sua presunta influenza e presenza negativa nella vita del Paese che non è stata mai provata.

In un paese dove tutti accusano tutti di tutto e del contrario di tutto la cosa più saggia è quella di appellarsi alle sentenze passate in giudicato, come prevede la Costituzione, e queste sentenze dicono quello che ho scritto: appartenere alle P2 non è reato.
Che poi sia invece disdicevole per un politico è tutto un altro paio di maniche.

Se poi qualcuno ne sa di più fornisca le informazioni e noi saremo ben lieti di pubblicarle, come sempre abbiamo fatto, a patto però che ci consegni dei dati e non dei pareri o delle sensazioni personali.

La massoneria non mi ha mai affascinato ed è contraria ai miei principi ma l’articolo non parla di massoneria in generale ma di rilievo penale dell’operato della loggia massonica P2 citando fonti e sentenze, tutto qui.

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Karl Monni

Siiii ma certo cosa vuoi che siano trent’anni di insabbiamenti, assassini di chi a ficcato il naso, collusioni politiche, mafiose, nelle forze armate e poi ce da stupirsi se una sentenza non riesce a trovare tutti gli elementi per far capire la portata ENORME della P2, studiati ad esempio la relazione della commissione anselmi invece di fare questo revisionismo cerchiobottista da quattro soldi!!!

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Frank Puddu

Io mi sono iscritto alla P2 ma non mi hanno mai mandato la rivista dell’iscritto, almeno Lotta Continua aveva il suo giornalino,

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