Salvate il soldato Augias
Chi ha superato la soglia del quarto di secolo ricorderà , tra le tante trasmissioni del passato, una incentrata sulla cronaca nera che si intitolava “Telefono Giallo”, mandata in onda da Rai Tre negli anni 80 e condotta dal giornalista Corrado Augias.
Persona seria, rigorosa, ha sempre pesato le parole e centellinato i sorrisi manco soffrisse di sciatica fin dalla nascita.
Ci chiediamo che fine abbia fatto quel bravo giornalista.
Il nuovo Augias, infatti, con i boccoli imbiancati dal tempo, ultimamente ha deciso di portare avanti una propria, personale, battaglia laicista contro tutto ciò che possa odorare lontanamente di incenso o contro coloro che indossino una sottana nera senza essere Serena Grandi in qualche capolavoro ormai datato.
Che cosa abbia scatenato in lui questa furia iconoclasta nessuno lo sa….
Sospettiamo fortemente che si sia iscritto al club di coloro che hanno avuto qualche problemino col clero durante la propria infanzia: infatti, da un po’ di tempo, se non sei stato molestato da qualche sacerdote non sei nessuno e dunque non stupisce il fatto che prima Luca Barbareschi, poi Alberto Bevilacqua e infine Vittorio Sgarbi abbiano denunciato presunte molestie di stampo pedofilo, subite durante la loro infanzia.
Il nostro Corrado ha deciso, così, di dedicare i suoi sforzi alla battaglia contro la Chiesa: prima dedicando buona parte delle puntate del suo programma quotidiano, “Le Storie- diario italiano” , a temi anticlericali e poi decidendo di darsi ai best seller dai titoli illuminanti come “Inchiesta su Gesù” o “Disputa su Dio e dintorni”, dove il giornalista della Rai elucubra e disquisisce sulla religione e sul Vaticano in modo tale che il buon Odifreddi al confronto potrebbe essere scambiato per il Card. Carlo Maria Martini.
Noi amanti della vecchia tv, di Drive In e Colpo Grosso, di Emilio e Urka, di Chi l’ha visto condotto dal Barbarossa, chiediamo a gran voce il ritorno del vero Augias, magari con un programma che analizzi i plastici della villa di Garlasco al posto di Vespa.
Serpico (collaboratore)
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