Scelta di campo

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Scelta di campo

Commentare a caldo una sentenza che potrebbe diventar storica per i futuri risvolti non è facile. Partirei da una semplice constatazione: a pelle, se il Lodo Alfano fosse stato proposto dal sig. Mario Rossi chiunque l’avrebbe bocciato immediatamente. Non ci vuole la Corte Costituzionale per accorgersi che il tirarsi fuori dal giudizio di fronte alla legge anche se temporaneamente, non sta bene. Ma se di mezzo c’è Silvio Berlusconi le cose cambiano, come spesso accade nel nostro Paese. E’ da subito evidente che questo è un Lodo ad personam, seppur camuffato aggiungendo altri tre personaggi che fondamentalmente dell’aiutino non hanno proprio bisogno. I presidenti delle due Camere di solito non fanno politica durante il proprio mandato, hanno un ruolo super partes e comunque non sono così indispensabili da esentarli da ogni bega giudiziaria durante il proprio compito; immaginando un guaio giudiziario per queste figure, una loro sostituzione non pregiudicherebbe lo svolgimento della normale vita democratica del Paese. Il Presidente della Repubblica invece del Lodo non se ne fa un fico secco, essendo già prevista nella Carta una speciale immunità per la più alta carica dello Stato, che può essere accusata solo per alto tradimento o per attentato alla Costituzione dal Parlamento in seduta congiunta. Entrambi reati speciali che attengono alle principali funzioni del Capo dello Stato come il comando delle forze armate (l’alto tradimento è un reato tipicamente militare) e il proprio ruolo di garante della legge fondamentale dello Stato su cui si è fondato il compromesso del dopoguerra che ha portato all’odierna Italia Repubblicana. E’ facile intuire che dei quattro chi veramente ha bisogno di un Lodo è il Presidente del Consiglio, declinato in Silvio Berlusconi, che non potendo scavalcare le altre tre cariche ha pensato bene di buttarle dentro il calderone senza una specifica richiesta. Ora mi chiedo: si può approvare qualcosa di profondamente sbagliato pur di salvare una persona che magari sta nel giusto? Ma se concediamo il beneficio del dubbio a Berlusconi allora lo si deve concedere sia all’operato della Magistratura che della Corte Costituzionale. In mezzo a tanti dubbi ed insinuazioni, non rimane che fare una scelta di campo: stiamo con Berlusconi o con l’Italia rappresentata dal cuore delle sue istituzioni? Siccome Berlusconi, bene che vada, avrà ancora qualche lustro scarso di vita politica e poco più di vita biologica, mentre in Italia ci dovrò vivere ancora tanto tempo (si spera) non posso che schierarmi con la Corte, supremo ordine di giustizia del nostro Paese. Se così non fosse, potrei definirmi berlusconiano ma difficilmente potrei definirmi italiano a testa alta. Che il Presidente del Consiglio governi, come gli spetta, e che si difenda in aula come meglio può e come sa fare in modo egregio oltretutto.

10 comments

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Damiano

Hai scritto tutto tu, non c’è bisogno di aggiungere altro!

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Holly!

Al di là del mertito della sentenza sulla quale non io ho le basi per esprimermi (e per questo faccio giudicare chi le competenze le ha cioè i giudici costituzionali) ,la cosa che non digerisco affatto è la costante della mancanza di rispetto verso un qualsiasi altro potere che abbia il sacro dovere di fare da contrappeso a quello politico. L’attuale presidente del consiglio italiano non ha MAI rispettato le sentenze eccetto quelle a suo favore. Nel centrosinistra sembra ridondante e fazioso, ma è innegabile e bisogna dirlo, c’è una cultura del rispetto verso gli altri poteri dello stato molto più marcata e soprattutto molto più garbata. Per non andare lontano c’è l’esempio di Renato Soru: indagato, rinviato a giudizio con la corte costituzionale gli ha bocciato pure i peli del culo, ma lui dopo le sentenze non ha detto ne bah ne mah. ne ha semplicemente preso atto ed è la stessa identica cosa che mi aspetto faccia un presidente del consiglio di uno stato democratico dove vige il diritto. invece Berlusconi adesso, in piena fase rosichium delirans, sta rilasciando dichiarazioni semplicemente disarmanti a tutti i media del mondo. Se questo è un uomo…

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symbel

Lo dico con simpatia ma da Moscheazzurre adesso siamo passati a Mosche dei Valori.

Attendo che ci siano conferme alla notizia che la decisione è stata presa a maggioranza e non all’unanimità con un risultato di 9 a sfavore e 6 a favore http://www.corriere.it/politica/09_ottobre_07/lodo_alfano_corte_costituzionale_d1f066b8-b308-11de-b362-00144f02aabc.shtml.
Se fosse così parrebbe ci siano voluti solo 3 giudici a fare l’ago della bilancia su quindici. Evidentemente questi 6 che non l’hanno ritenuto illeggittimo sono Berlusconiani o talmente ciechi da non vedere la palese incostituzionalità del Lodo che può vedere, secondo l’autore dell’articolo, chiunque con un po’ di sale in zucca.

Il Lodo è stato scritto e proposto male, la squadra di avvocati del Premier forse aveva il dovere di gestire meglio la questione, ma che fosse palese l’illegittimità non mi pareva.

Concordo con Holly che biasima giustamente “la costante mancanza di rispetto verso un qualsiasi altro potere che abbia il sacro dovere di fare da contrappeso a quello politico” e non si lancia in avventati giudizi costituzionali. Resta da dire che il discorso sulle dichiarazioni deliranti andrebbe un po’ allargato perché anche nel centrosinistra qualcuno ha paventato pericoli indicibili se la consulta avesse dato un responso opposto (vedi Franceschini a Ballarò). Senza contare Di Pietro che però effettivamente non è centrosinistra.

Mi rifiuto di considerare il teorema secondo il quale in questo momento c’è da schierarsi o con Berlusconi o con l’Italia con tanto di bandierone. Manco fossimo ad una partita della Nazionale ai mondiali.

Adesso che Berlusconi governi e faccia le riforme cominciando da quella del processo penale accelerando sulla separazione delle carriere dei magistrati come da programma.

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Rudy Basilico Turturro

Attendiamo di leggere il dispositivo completo della pronuncia. Il fatto che non sia stata presa all’unanimità può anche dipendere dalla gradazione della bocciatura (che è stata sonora, la peggiore tra quelle ipotizzate e che sbarrano la strada a qualsiasi Lodo-bis).
Sull’avventurarsi in giudizi costituzionali, siamo qui per questo – bando al paracadute. Dopotutto è lo stesso Silvio ad insegnarci come lanciarsi in giudizi spericolati a caldo.
Poi rivendico il mio teorema, spiegandolo ancora se mai ce ne fosse bisogno.
Berlusconi, nelle sue sparate, ci descrive i due pilastri dell’Italia Repubblicana (Presidente della Repubblica e Corte Costituzionale) come di “sinistra”, non super partes, e quindi pregiudizialmente avversi alla sua parte politica – anzi direi di più: avversi alla sua persona.
La marcatura è talmente netta, che non esistono secondo me vie di mezzo. Se si accetta la teoria berlusconiana, l’Italia è da buttare. Punto. Ripeto, non stiamo parlando di due istituzioni qualsiasi.
Da parte mia non posso schierarmi con Berlusconi perchè ho ancora fiducia in questo Paese, quindi che il Cavaliere accetti il responso della Corte (che condivido appieno, aggiungete pure il mio voto ed arriviamo a 10) e che si presenti in tribunale a far valere le proprie ragioni come me, te e qualsiasi altro.
Sul discorso Moscheazzurre – Mosche dei Valori – Moschemulticolor, praticamente non siamo d’accordo su nulla o quasi questo si è capito, quindi non sto a creare un dibattito interno (esercizio abusato anche dai giornali nelle edicole). Saranno i nostri articoli a parlare, ed i lettori a sollazzarsi con le nostre fughe intellettuali. Sul bandierone, semplicemente cercavo uno stemma della Corte Costituzionale; non avendolo trovato, ed avendo già usato tempo fa lo stemma della Repubblica ho ripiegato per il bandierone. Probabilmente le prime due scelte non avrebbero destato scalpori dipietristi.

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Roberto

A proposito delle leggitimità del lodo cercando in rete ho letto questo
http://www.avvenire.it/Cronaca/Quel+legame+col+lodo+Schifani+Lanalisi+dei+costituzionalisti_200910080702094070000.htm

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symbel

Mi sembra che in ogni caso sia smentita la totale certezza e ovvietà che il Lodo Alfano fosse illegittimo. Il parere di costituzionalisti e giuristi che ho letto anche in altri siti non è unanime, segno che l’argomento è complesso. Quando un fatto è controverso e delicato ci vuole un organo di garanzia che dica l’ultima parola. Ieri quest’organo ha deciso che il lodo è incostituzionale e su questo non si discute, certo è che non si discute la sentenza ma si può dire che non era ovvia.
Io personalmente penso che al di là di questo caso il sistema sancito dalla nostra Costituzione vada cambiato. Semplificando un po’ in modo un po’ sbrigativo si può dire che ancora una volta dei giudici hanno deciso sulla politica.

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Holly!

i giudici costituzionali hanno deciso sulla politica semplicemente perché quello è il loro mestiere! sono arbitri della costituzione, hanno fatto quello per cui li paghiamo.

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Rudy Basilico Turturro

Ho letto anche io qualche parere discorde, seppure la maggioranza dei costituzionalisti mi pare abbia bocciato il Lodo.
Ad ogni modo, mi rifaccio alle parole del Presidente Emerito della Corte Costituzionale (quindi un ex presidente):
Per Valerio Onida, presidente emerito della Consulta, la Corte ha fatto semplicemente il suo mestiere. «La decisione – dice – non poteva che essere questa. C’era una legge che per ampio consenso dei costituzionalisti era incostituzionale, quindi non poteva che essere dichiarata tale. Non è una sorpresa che la Corte adotti un dispositivo di accoglimento, una dichiarazione di illegittimità costituzionale».
Mi pare che più o meno l’abbia stroncata come ho fatto io, con le parole “non poteva che essere questa”.
Comunque io ho preceduto il tutto da un “a pelle”, ad indicare più che altro il sentimento popolare che ho riscontrato rispetto ad argomenti di immunità et similia.
Credo che se si facesse un referendum secco, difficilmente Berlusconi otterrebbe sull’argomento il millantato 70% degli italiani pronti a sostenerlo. Anzi scommetterei sulla bocciatura. Ma sono mie convinzioni personali, ampiamente opinabili.

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symbel

Se il referendum fosse stato proposto due giorni fa sono pronto a scommettere che il lodo sarebbe stato bocciato, concordo con te, e sono anche convinto che se fosse passato e Di Pietro avesse fatto un referendum per abolirlo avrebbe vinto con largo margine.
Oggi invece, alla luce di quello che è successo ieri e che si è letto oggi non sarei più tanto sicuro.
Mi sorprendono parecchio le parole di Onida che sbugiardano il presidente della Repubblica e le precedenti indicazioni della consulta stessa oltre che tutti i possibilisti che presumevo (evidentemente sbagliando) ne sapessero più dell'”uomo della strada”.
Io personalmente pensavo più ad una richiesta di correzione che ad una bocciatura senza appello.

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Rudy Basilico Turturro

Secondo me quel che pesa di più non è il rimbrotto su “la legge è uguale per tutti” (seppur concettualmente sia l’aspetto più rilevante) piuttosto la richiesta di una legge costituzionale per trattare l’argomento. Cosa che nella storia repubblicana è accaduta poche volte vista la maggioranza qualificata particolarmente difficile da raggiungere per modificare la Costituzione.
Insomma, pesa più il blocco ad un Lodo bis piuttosto che la bocciatura al Lodo attuale.

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