Tra Malika e Filiberto scelgo il Savoia

Tra Malika e Filiberto scelgo il Savoia

Malika Ayane è quella cantante che all’ultimo Festival di Sanremo di fatto è stata messa in antitesi al trio Pupo, Emanuele Filiberto e Luca Canonici. E’ la classe e l’eleganza contro il populismo. E’ quella che a dispetto della classifica finale vince il premio della critica. E’ quella che quando va ospite in radio tutti dicono “ma quanto è bella la tua canzone” è anche quella che quando canta persino i blog che prendono per il culo i cantanti di Sanremo ne parlano bene.
E’ la cantante che piace a quelli che vedono i film di Muccino, che votavano il PD di Veltroni, che leggono un buon libro invece che guardare la televisione che rincoglionisce gli italiani.
In realtà la canzone portata a Sanremo da Malika Ayane non è delle sue migliori e nemmeno del Festival, poi si sa è questione di gusti ma nulla di indubitabilmente superiore alla media. Eppure persino l’orchestra ha strappato e lanciato gli spartiti alla notizia del mancato accesso della cantante della scuderia di Caterina Caselli nel terzetto dei finalisti.
Tra Malika, rappresentante del cantare radical chic con la puzza sotto il naso e amata dagli intellettualoidi e il trash popolare di Pupo ed Emanuele Filiberto, peraltro fischiati ancor prima di cantare la loro (orrenda) canzone, io sto con questi ultimi, almeno son simpatici.
A Sanremo ha cantato Beruschi, Faletti, Sabina Guzzanti, Francesco Salvi, Paolo Rossi e altri che non sono proprio dei cantanti, non si capisce il perché di tanto astio nei confronti del principe peraltro associato ad un bravo tenore e ad un cantante di vecchia data come Pupo.
A conferma della mia tesi sapete quale è l’unica canzone che manca dalla compilation Supersanremo 2010 che raccoglie tutte le canzoni dei giovani e tutte quelle dei big, compresa quella di Morgan, tranne una?
La canzone di Malika Ayane.
Snob anche nel lettore cd.

11 comments

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Damiano

Sono d’accordo con la tua analisi.
Ho trovato davvero schifoso il linciaggio preventivo nei confronti di Emanuele Filiberto, reo di non si capisce che cosa visto che chi gli ha urlato di tutto probabilmente è tra coloro che partecipano al televoto del Grande Fratello o non sa distinguere tra i Pink Floyd e i Tokyo Hotel…

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Brian Boitano

adesso ti si incazzano le fan , il gruppo si chiama tokio hotel non tokyo hotel 🙂

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Damiano

Quindi sono pure sgrammaticati, arrori….

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Holly!

malika radical chic? a parte che, te lo devo dire, l’uso dell’aggettivo radical-chic è davvero infausto in questo contesto, ma ti posso capire perché è anche uno dei più abusati quando in un articolo si vuole criticare un qualcosa difficilmente attaccabile.
malika ha uno stile e un sound che tutto può essere tranne che “radical”.
A me fa schifo muccino, a veltroni e il pd non li cago e mai li ho cagati , e nonostante ciò malika mi piace assai.
è una cantante che seguo già da un annetto, ha una voce semplicemente incantevole molto melodiosa che ha pochi eguali in italia il pezzo che ha portato a sanremo non sarà, è vero, uno dei suoi migliori, ma non sta scritto da nessuna parte che a sanremo bisogna portare la canzone della vita.
Ha portato un brano discreto che ha una prima parte a mio avviso semplicemente straordinaria,poi si perde un po’ nel ritornello e nella chiusura, ma rimane molto godibile e soprattutto BELLA.
non ho ascoltato tutti i brani di sanremo, non so se fosse il pezzo migliore e non mi interessa, non entro nella polemica della classifica perché non ne ho i mezzi ma, parlando tra noi, se tu preferisci uno che si improvvisa cantante dall’oggi al domani e manifesta qualità tecniche da brivido (a me i brividi son venuti) secondo me prendi una presa di posizione indifendibile. in più la canzone è oggettivamente una cagata allucinante, e in mezzo c’è pure un semi-plagio a over the rainbow (mamma mia).

Tornando al radical-chic, io penso che con l’assotigliarsi dell’egemonia culturale della sinistra sia ormai un modo di pensare in completa decadenza, ormai soppiantato da un altrettanto pericoloso e ipocrita “populist-snob”, cioè rivalutare tutta la merda che si rastrella in giro, con la sola giustificazione che:
piace alla gente, fa soldi quindi è una cosa bella.
si mettono da parte gusti personali, valutazioni tecniche, impressioni sentimentali e si butta tutto nel cesso del conformismo.Perchè? per seguire e difendere una presa di posizione politica e sociale.

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Martin Sileno

a me Malika non piace. Bada bene non per il fatto che la sua proposta musicale sia banale o che non spicchi rispetto ad altri, ma perché canta con la patata in bocca (e con l’accento svedese). giuro che molte parole proprio non le capisco, era un aspetto che mi faceva detestare a suo tempo anche la Oxa

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Holly!

ma finchè dici che c’ha una patata in bocca e non ti piace, ci sta. d’altra parte i gusti son sempre gusti. quellche non accetto è il criticare un artista solo perché può piacere a muccino e a veltroni (e sti cazzi!) o inventarsi che è una radical chic e choc, che sia.
se berlusconi si prende come sigla della sua campagna elettorale che sò, “animals” dei pink floyd che devo fare? butto il cd dalla finestra?

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Brian Boitano

e vabbe la oxa come malika non è italiana, (albanese una e marocchina l’altra) quindi è normale che l’italiano non sia perfetto…

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symbel

Holly ti faccio notare che io ho scritto che la canzone del Trio era ORRENDA.
L’articolo è condotto su una contrapposizione (un po’ forzata lo riconosco) tra il populismo e la “classe” che tutti appioppano a questa Malika (non per colpa sua) e che è frutto di pregiudizi quanto quelli nei confronti del Principe.
Il concetto era che si è fischiato “il principe” prima ancora di sentire la sua canzone così come Malika non poteva non cantare una bella canzone con classe ed eleganza (non si capisce il perché).
Il tutto è partito dal fatto che l’unica traccia che manca da Supersanremo 2010 per motivi suppongo di marketing è quella della vellutata Malika. Evidentemente la sua manager, la Piovra discografica Caterina Caselli, preferisce che si senta solo nel suo album come se solo lei avesse il disco in uscita.
Tutto qua. Ho riascoltato la canzone di Malika in un altro contesto proprio ieri e devo dire che concordo con l’analisi di Martin Sileno, compreso il tubero nel cavo orale.
Veltroni e Muccino sono spezie sul discorso, neanche tanto distanti dalla realtà delle cose.

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Brian Boitano

stavo dando un ascoltina veloce al nuovo cd di malika, una delusione.
devo ammettere che il vecchio disco mi era piaciuto parecchio, ma questo mi pare a un primo ascolto un disco insulso.
tante canzoni in inglese, diverse guest star, ma il disco non mi pare valga molto, poi magari è un disco che va capito e inizia a piacere dopo averlo ascoltato piu volte, come accade spesso.
di quelli di sanremo a un primo ascolto, ha superato le mie aspettative quello di arisa (pensavo fosse una schifezza, invece è piacevole, certo non un capolavoro, ma carino) e quello dell’esordiente nina zilli (molto bello!)

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giodex

concordo con Holly alla grande … Symbel questa volta hai toppato 🙂

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    symbel

    @giodex
    In effetti se tu e Holly concordate è una prova troppo schiacciante che ho toppato.

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